Terza corsia A4: aperti 5 chilometri

È stato aperto il primo tratto di Terza corsia tra Alvisopoli e Portogruaro, i restanti 3,5 km (dall’area di Fratta al nodo di Portogruaro) saranno aperti in autunno. La terza corsia raggiunge i 55 chilometri totali

Sono stati aperti al traffico i primi 5 chilometri a tre corsie del tratto tra Alvisopoli e Portogruaro dell’autostrada A4. I lavori sono stati conclusi prima del grande esodo estivo per garantire la fluidità e la sicurezza dei transiti dei vacanzieri diretti alle località balneari del Friuli Venezia Giulia e del Veneto che da oggi nel tratto tra Quarto d’Altino al Nodo di Palmanova potranno disporre di 55 chilometri totali di terza corsia.

Con le sue 24 opere (7 sottopassi, 9 scatolari, 5 cavalcavia e 3 ponti) il primo sub lotto del secondo lotto è uno dei cantieri più complessi tra quelli rientranti nel progetto della terza corsia della A4. Sviluppato su 8 chilometri e 500 metri prevede, infatti, non solo l’allargamento della sede autostradale, ma anche la demolizione e il completo rifacimento di tutte le opere d’arte (ponti, sottopassi, sovrappassi, attraversamenti idraulici), l’installazione di barriere fonoassorbenti, la piantumazione di alberature per l’assorbimento dell’anidride carbonica derivante dal traffico, il posizionamento di infrastrutture tecnologiche e dei portali per la segnaletica verticale e dei pannelli a messaggio variabile, oltre alla risoluzione di tutte le interferenze con le reti impiantistiche e alla realizzazione di bacini di lagunaggio per la raccolta e il trattamento delle acque di piattaforma. Si tratta, quindi, di un’infrastruttura totalmente nuova e non di un semplice adeguamento della larghezza delle carreggiate. Tutte le opere sono inoltre già predisposte per ospitare un’eventuale futura quarta corsia.

 

La complessità dell’opera

I lavori sono stati svolti senza interrompere quasi mai la circolazione. In quasi tre anni e mezzo di cantiere, il tratto è stato chiuso solo 48 volte, soprattutto durante le notti dei fine settimana quando i transiti calano. “Una sfida vinta, quella di costruire una nuova autostrada mantenendo il traffico in esercizio, che inevitabilmente ha determinato disagi all’utenza, ma che non poteva essere affrontata diversamente, perché chiudere l’autostrada avrebbe comportato il sovraccarico dei transiti – in particolare di mezzi pesanti – sulle arterie secondarie provinciali e comunali; condizione questa ovviamente non accettabile”.

Iniziata il 9 marzo 2020, la nuova infrastruttura ha dovuto, inoltre, fare i conti con un quadro internazionale in continua evoluzione, dalla pandemia che ha costretto a un momentaneo forzato periodo di blocco del cantiere, all’aumento dei costi dei materiali da costruzione e alla difficoltà del loro reperimento dettati dal conflitto Russo-ucraino.

Il risultato è stato possibile grazie alla sinergia tra il Commissario Delegato per l’emergenza dell’autostrada A4, il proprio Soggetto Attuatore, Autovie Venete prima e Autostrade Alto Adriatico in seguito, subentrata nel ruolo di concessionario autostradale dal primo luglio, e il consorzio Lemit (composto da Pizzarotti in associazione di impresa con Sacaim e Rizzani de Eccher).

I restanti tre chilometri e 500 metri della Alvisopoli – Portogruaro (dalle aree di sosta di Fratta al Nodo di Portogruaro) verranno completati in autunno; tratto questo che è reso ancora più complicato perché, nel caso specifico, la sede autostradale si alza rispetto all’esistente, in alcuni casi di oltre tre metri, al fine di garantire i franchi idraulici ed altimetrici sui corsi d’acqua e sulle strade scavalcate che le nuove normative impongono.

 

Gabriele Fava, neo presidente Autostrade Alto Adriatico

“La realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4 è un’opera strategica nel Corridoio Mediterraneo perché questa infrastruttura rappresenta un importante hub logistico per il movimento delle persone e delle merci a livello nazionale e internazionale ed è l’obiettivo principale della Concessionaria. È un’opera complessa che richiede la sinergia dei diversi attori istituzionali coinvolti, nella consapevolezza che il risultato che si vuole raggiungere è uno solo: quello di rendere questa arteria moderna, sicura e adeguata ai transiti che la attraversano”.

Lo afferma il neo presidente di Autostrade Alto Adriatico, Gabriele Fava, a margine della prima seduta del Consiglio di Amministrazione del quale fanno parte Tiziano Bembo, in qualità di vice presidente, e i consiglieri Zorro Grattoni, Valentina Graberi e Elena Buson Nicolodi.