Pordenone 3 maggio: esercitazione antisismica alle scuole Gabelli

All'operazione hanno partecipato circa 4mila studenti che al triplice squillo della campanella hanno ordinatamente abbandonato le aule per riversarsi nei punti di ritrovo all'esterno dell'edificio

La prevenzione è un caposaldo della Protezione civile; metterla in atto con gli alunni delle scuole consente di consegnare a loro le prime nozioni basilari, utili per il loro presente e il loro futuro. 

È questo, in sintesi, il concetto espresso dall’assessore regionale alla Protezione civile intervenuto a Pordenone alla scuola Gabelli dove si è svolta una delle esercitazioni che hanno coinvolto tutti gli istituti della Città per la simulazione di un’evacuazione dovuta a emergenza sismica.

 All’operazione hanno partecipato circa 4mila studenti che al triplice squillo della campanella hanno ordinatamente abbandonato le aule per riversarsi nei punti di ritrovo all’esterno dell’edificio. A presidiare le operazioni, messe in atto l’ultima volta a Pordenone nel 2018, erano presenti anche i volontari della Protezione civile che hanno coordinato la simulazione. Al termine della giornata è stata consegnata ad ogni classe un attestato di partecipazione all’esercitazione. 

Come ha ricordato l’esponente della Giunta regionale, quello di oggi sembra essere stato per i ragazzi un gioco ma contiene un messaggio importante legato alla prevenzione. Quest’ultima, infatti, altro non è che il modo in cui imparare i comportamenti corretti da mettere in atto nel momento del bisogno, che ha ancor più valore se i destinatari del messaggio sono i giovani. Sapere come agire in caso di emergenza è infatti parte di un percorso di crescita, attuato in questo caso grazie alla sinergia tra l’amministrazione pubblica e il sistema scolastico regionale.

 

La Regione ha poi evidenziato come il Friuli Venezia Giulia sia diventato nel tempo un modello non solo di ricostruzione ma anche di gestione delle emergenze, grazie agli insegnamenti che nel 1976, all’epoca del terremoto, l’allora commissario per la ricostruzione Giuseppe Zamberletti portò in queste zone d’Italia e che poi fecero scuola a livello nazionale e internazionale. Tra questi la nascita della Protezione civile, il sistema della gestione delle emergenze e il grande lavoro di prevenzione, elementi che continuano a contraddistinguere l’attività compiuta nella nostra regione.