Diocesi

Nel suggestivo parco del Seminario, come in un pellegrinaggio, si è snodato il dolente corteo stazione dopo stazione. Si è pregato, si è cantato, si è dato spazio a robuste riflessioni suggerite dalla compianta madre badessa Anna Maria Cànopi; anche la comunità ucraina era presente e ha pregato nella propria lingua e ancor più - nonostante l’idioma sconosciuto - l’emozione coglieva gli astanti perché a tutti era chiaro il passaggio nel quale si invocava Maria, madre della pace. 

Il Collegamento regionale dei santuari del Triveneto guidato da fra Flaviano rettore del santuario di San Leopoldo Mandić in Padova, con la partecipazione di mons. Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste e delegato della CET per i santuari, sostiene e si unisce coralmente all’iniziativa di Papa Francesco che il 25 marzo consacrerà al Cuore Immacolato di Maria tutta l’umanità e in particolare la Russia e l’Ucraina (vd i link pe seguire la diretta)

Un titolo molto facile "TIASCOLTO", preceduto da un segno "#" che, per i più avvezzi alla comunicazione digitale, ha il compito di connettere e ricercare esperienze: questa è la semplicità dell’iniziativa che la Segreteria dell’Assemblea Sinodale ha voluto lanciare nell’ultima parte della fase dell’ascolto del cammino sinodale. Supportata da Il Messaggero Veneto e l'Ascom che distribuirà una trentina di box in altrettanti esercizi del pordenonese. Obiettivo: raccogliere voci e impressioni sulla chiesa dai lontani della chiesa

Il messaggio di pace dei Vescovi della CET dopo gli esercizi spirituali: "La consapevolezza della gravità della situazione ha caratterizzato la nostra preghiera e, in comunione con le nostre Chiese, abbiamo perseverato nel chiedere il dono della pace su tutta la popolazione coinvolta. Abbiamo affidato al Padre di ogni misericordia le loro sofferenze e i tanti, troppi, morti di questi giorni"

Mercoledì 2 marzo: in preghiera e digiuno per la pace. L'appello di Papa Francesco e del Vescovo Pellegrini.

Sono state tante le reazioni al gesto dell’autobattesimo di Achille Lauro a Sanremo. Una parte del fronte cristiano si è sentito provocato a reagire.

Subito dopo quel 10 febbraio 1947, del quale ricorre ora il 75°, proprio don Freschi si era prodigato per dare a Udine - luogo critico perché molto vicino alle zone cedute alla Jugoslavia e quindi di prevedibile forte afflusso di giuliano dalmati esodati - un primo conforto e assistenza, materiale e pure morale per le contingenze politiche molto tese 

Anticipato a venerdì 21 gennaio è stata occasine per ricordare un doppio centenario: quello appena passato del Seminario e quello del settimanale dioceano Il Popolo. presente anche il Circolo della stampa di Pordenone e la Fondazione Friuli

Mercoledì 26 gennaio 2022, in presenza a Padova (su invito) e on line (per tutti) un seminario di studio promosso dalla Commissione per la liturgia della Conferenza Episcopale Triveneto e con il coinvolgimento delle Facoltà e degli Istituti teologici della Regione

"Carissima Direttrice e tutta la redazione de "Il Popolo",  Vi giungano i miei auguri in occasione di questo importante anniversario!"....