5 marzo 1945 – 5 marzo 2025 ottant’anni per non dimenticare

Mercoledì 5 marzo 2025 all’Auditorium Brascuglia del Centro Culturale “A.Moro” di Cordenons alle ore 20.45 si terrà una pièce teatrale con musica e immagini che ricorda la drammaticità della guerra nell’ultimo periodo militari, partigiani e civili, dal titolo 5 Marzo 1945 – 5 marzo 2025 OTTANT’ANNI PER NON DIMENTICARE.

Dalla primavera del 1944 all’aprile del 1945 la lotta partigiana di liberazione si combatte aspramente nelle montagne del Cansiglio e del Piancavallo, nella zona pedemontana, nelle campagne fra Pordenone, Roveredo, Cordenons, San Quirino e Aviano. A capo della repressione nazifascista viene posto il tenente medico Alfred Dörnenburg, ufficiale della Luftwaffe, tristemente noto per l’efferatezza con cui agisce nel territorio. Inizialmente di stanza presso l’ospedale militare di Aviano, nell’agosto del 1944 è trasferito a Roveredo in Piano dove assume il comando di un Centro di repressione antipartigiana. Il tenente Dörnenburg ben presto viene soprannominato il Foghin, per le tante case fatte incendiare nei paesi del pordenonese e soprattutto nella pedemontana. Responsabile di eccidi, anche di intere famiglie, il 4 febbraio del 1945 fa fucilare otto partigiani a Mezzomonte, borgata di Polcenigo, e il 7 marzo incendia il paese. Vicino a Roveredo, sede del Comando tedesco, si trova il Deposito carburanti dell’allora Regia Aeronautica militare, nel territorio delle Villotte di San Quirino. Ben presto il tenente Dörnenburg utilizza una cisterna come prigione e luogo di tortura.

Il protagonista della storia narrata, Augusto Avon, la cui memoria è stata raccolta dalla figlia, il 5 marzo 1945 viene portato al Deposito dai tedeschi perché sospettato di collaborare con le forze partigiane. A lungo è interrogato e torturato nella cisterna dal Dörnenburg. Vive momenti di terrore, ma fortunatamente qualcuno viene in suo aiuto: in modo rocambolesco riacquista la libertà e può tornare a casa. Con la conclusione del conflitto molti nazifascisti sono catturati, mentre Alfred Dörnenburg riesce a fuggire e a far perdere le sue tracce. Nel 1995 viene rintracciato in Germania e nei suoi confronti la Procura Militare di Padova apre un fascicolo per crimini di guerra. Si avvia un Processo contro il Foghin, ma l’ex tenente nel 2005 muore a Spira. I delitti da lui commessi resteranno così impuniti. Le vicende vissute dal giovane protagonista della nostra storia rappresentano una vivida testimonianza degli orrori che sempre una guerra porta con sé.

La pièce teatrale è accompagnata dalla musica di P. Hindemith, J. S. Bach, A. Campagnaro, C. Debussy, O. Respighi, eseguitadal Trio Leonardo: Andrea Dainese flauto, Giancarlo di Vacri viola, Elisabetta Ghebbioni arpa; violoncello e voce di Anna Campagnaro, violino Michele Toffoli.

Voce recitante Tullio Svettini di Grado Teatro, introduzione storica a cura di Paola Del Piero, dell’associazione Mulin Ars di Roveredo in Piano, presenta Lorella Tajariol, presidente Pro Villa d’Arco. Immagini e filmati d’epoca Claudio Burelli di ANED Udine, fotografia a cura di Luisa Feni,  Memoria raccolta da Patrizia Avon, AI Visual Design Matteo Trevisan, con la partecipazione di Stefania Ema Radavoiu.

Lo spettacolo si realizza con il contributo del Consiglio regionale del FVG ed il patrocinio del Comune di Cordenons.