Pordenone
Visita del Vescovo all’Ospedale civile
Mons. Pellegrini incontra il personale del Santa Maria degli Angeli e i pazienti ricoverati in diversi reparti
Il Vescovo Pellegrini, mercoledì 4 dicembre, ha iniziato la visita agli ammalati e al personale del Santa Maria degli Angeli in Pordenone, come ogni anno, in prossimità del Natale. Leggermente in anticipo per salutare, con la messa, il dottor Francesco Mazza, primario della Pneumologia che lascia; era affiancato dal dottor Alberto Zuccon, che continuerà la sua opera.Nel Padibilione B, è stato accolto dal dottor Luigi Corso, primario di Ortopedia che ha sottolineato il fatto di essere affiancato da una ottima équipe di collaboratori; il gruppo, accompagnato da don Bernerdino Del Col, è passato per le varie stanze e la palestra di riabilitazione. I pazienti provenivano da Roveredo, Maniago, Roma, sino alla Moldavia; con problemi d’anca, spalle, ginocchia e altri traumi (il gruppo ha posato per la foto). E’ stato spiegato quanto accurato dev’essere il lavoro per la ricostruzione di un arto: “impegna molte ore la ricostruzione artroscopica del legamento crociato”; da varie località giungono specializzandi, per apprendere queste competenze.E’ stata la volta della Chirurgia della mano, col primario dottor Alberto De Mas, presenti in corsia anche pazienti “provvisori”, provenienti da altri reparti; ci sono 12 collaboratori; il vescovo ha salutato anche le volontarie dell’Avo, l’Associazione Volontari Ospedalieri.E’ passato al reparto Psichiatrico, col primario Fulvio Tesolin, con un’affiatata equipe di infermieri. E’ proseguito per il reparto di Otorinolaringoiatria, col dottor Fulvio Giacomomara; all’Oculistica, con la facente funzioni dottoressa Busatto; è sceso al 4° piano alla Dialisi col ff. dottor Walter Mancini. Sono disponibili una ventina di posti; si susseguono periodicamente una settantina di pazienti, inviati da San Vito, Sacile, Aviano, Maniago, Spilimbergo; in quattro ore avviene la purificazione dei reni; altri invece fanno la dialisi al proprio domicilio, dopo un opportuno addestramento.E’ poi sceso in Neurologia, col primario Paolo Passadore; alla Strok Uniti, ove vengono accolti i pazienti colpiti da ictus, in fase acuta, per la “trombolisi”. Infine in Pneumologia, accolto personalmente dal dottor Francesco Mazza che gli ha spiegato come il reparto è diventato punto di riferimento per tante parti del mondo. Conversando, ha confidato di aver iniziato la sua attività il 6 dicembre 1979; così si è scoperto che era lo stesso anno nel quale in vescovo Pellegrini è diventato prete.Alla Messa, animata nei canti da don Bernardino e Suor Rosarina De Zen, presenti anche don Ezio Vaccher, il diacono Mario Ferrari, vari operatori e utenti, il Vescovo ha messo in risalto il tema della “compassione di Gesù per le folle che lo seguivano”, rallegrandosi per l’opera svolta dagli operatori.Leo Collin