Carnevale, parrechie e oratori sempre protagonisti

Valori dietro le maschere: aggregazione, creatività e impegno

Sono iniziate domenica 17 febbraio le sfilate di carnevale. Debutto a Chions, col carro intitolato “Oratorio 2.0”, come informa il parroco don Alessandro Zanta. Erano presenti una decina tra gruppi e carri, coordinati dalla Proloco, dal gruppo Chions Tuttinsieme, dai Commercianti e dall’Ammnistrazione comunale.

Pordenone

Sabato 23 ore 14.30 è la volta di Pordenone, come gentilmente informa il settore “Tempo libero e sport” del Comune. Presenti 16 aggregazioni, tra carri e gruppi. Metà dei quali realizzati dagli Oratori e dalle Parrocchie: da Giais ad Annone, da Maniago a Orcenico, da Sclavons a Borgomeduna, sino a Musile di Piave e Motta di Livenza.Oltre al grande afflusso del pubblico e al buon livello organizzativo e l’ospitalità – assicurati da tanti generosi volontari -, un ingrediente indispensabile, per ottenere la presenza dei carri mascherati, è quello di offrire una sorta di “contributo spese”. In genere dai 250 ai 400 euro.Per addobbare e animare una piazza che si rispetti e assicurare il rimborso spese ad una trentina tra gruppi e carri, in grado di portare ognuno alcune centinaia di persone, tra maschere e pubblico, occorre mettere in bilancio una spesa di circa 15-20 mila euro. Parte dei quali vengono recuperati dal contributo offerto dalle persone che partecipano. Non tanto pagando l’ingresso, ma attraverso i consumi assicurati. Grazie a facebook, oggi è possibile vendere o acquistare un carro, per poi adattarlo al nuovo tema scelto.

Borgomeduna

“Acqua in bocca” è il titolo del carro che sfilerà a questo e ad altri appuntamenti, realizzato da un affiatato gruppo di adulti della Scuola per l’infanzia parrocchiale, Santa Maria Goretti. E’ da cinque anni che, incoraggiati da don Flavio Martin, allora parroco, ha iniziato a cimentarsi nel lavoro di carpenteria, nel modellare la cartapesta e nell’usare materiali di recupero. Quest’anno hanno scelto di trasmettere un messaggio educativo, invitando a rispettare l’ambiente e non inquinare le acque dei nostri mari. Mamme affiatate si impegnano a cucire i costumi per ben 140 protagonisti, che accompagneranno il carro nella sfilata di Pordenone, di San Vito e Cordenons, per recuperare le spese da affrontare.

Orcenico

Nella parrocchia di Orcenico di Sotto, come informa Erik Ius, quest’anno il carro sviluppa il tema “Venezia”, con tanto di gondola che passa sotto il Ponte di Rialto, con rispettivo gondoliere e due figuranti – tutto in movimento! -, e tre coppie di “veneziani”, accompagnati da una folla di “gondolieri mascherati”. Il gruppo organizzatore ha lavorato per mesi, col sostegno della parrocchia e don Ugo in prima fila, che volentieri si maschera.Spiega Erik: “In questi anni siamo cresciuti a livello organizzativo e di competenza. Agli inizi, sei anni fa, partecipavamo con un ’carro tirato a mano’, che ora ci fa sorridere. Poi abbiamo imparato a lavorare la cartapesta, con la tecnica dello stampo e della matrice e di carpenteria. Da tre anni siamo riusciti a convolgere tutta l’unità pastorale, con Castions, con oltre 140 ragazzi del catechismo, che indossano i costumi cuciti da sette Signore. Abbiamo acquistato 300 kg di coriandoli, da distribuire, oltre ad offrire ad ognuno il costume, che possono tenere, versando una piccola quota. C’è chi mette a disposizione gratis il capannone e le strutture in ferro”. Conclude: “Tra i carri realizzati nel passato, ricodiamo con soddisfazione quello dedicato alla Regina Elisabetta, circondata dalle guardie inglesi”.

Maniago

Nella suggestiva piazza di Maniago, il carnevale viene organizzato da 55 anni. La festa del “carnevale dei ragazzi”, si tiene domenica 3 marzo, dalle 14, giungendo da Maniagolibero. L’addobbo di piazza Italia – segreto nei particolari -, ha come possibile titolo: “Cantieri aperti. Ricostruiamo il carnevale”. Gioca su una duplice valenza: quella dell’edificare, attraverso la fantasia, usando il gioco delle costruzioni, con i famosi cubetti in plastica, i “Lego”; quella del “rifondare” la festa, ponendo al centro la famiglia, mossa dalla gioia di stare assieme, e non tanto dall’inebriante corsa all’alcool, per stordirsi. “Bisognerebbe avere il coraggio di fare la scelta del ’tasso zero’, per dare tranquillità alle famiglie che portano i propri figli alla festa di carnevale”, confida Nicola, entusiasta membro gruppo.Il comitato che addobba la piazza, da gennaio sta curando il tutto, presso l’ex scuola dell’Ipsia, messa a disposizione dal Comune. Nella notte di sabato 2 marzo allestirà le scenografie, ricordando con riconoscenza l’impegno di Annamaria, dedicato alla Casa della gioventù, l’Oratorio parrocchiale, profuso in tante iniziative, come quella del carnevale. Ne è fermamente convinta anche Luisa, la nuova direttrice, catechista e moglie.Il carro della Casa della gioventù, come informa Davide Todesco, ha come titolo: Il Medioevo – Games of Thrones”, ispirato ad una famosa serie televisiva. E’ composto da 4 draghi, una principessa e la testa del re del ghiaccio. Si avvale di una decina di movimenti. Giunge a 7 metri d’altezza, con una sapiente opera di carpenteria e di lavorazione della cartapesta, recuperando un vecchio carro, rinnovandolo con fantasia e competenza.

Annone

Ad Annone Veneto la festa di carnevale si celebra il martedì grasso, 5 marzo, all’Oratorio parrocchiale San Giovanni Bosco, con momenti di animazione e la premiazione delle maschere più belle. L’appuntamento è giunto alla XX edizione. Ma un gruppo del “Circolo Noi” , come informa Eva, ha anche realizzato un carro mascherato, dedicato ai noti personaggi Stanlio e Ollio. Una dozzina di giovani da settembre hanno lavorato con entusiasmo e affiatamento, coinvolgendo una settatina di persone, tra ragazzi, giovani e adulti, che sfileranno mascherati. Hanno così tanto entusiasmo che hanno progettato di partecipare ad una decina di appuntamenti, recuperando così le spese sostenute.

Giais

Sabato 2 marzo si festeggia il carnevale anche nella piccola comunità di Giais, nel comune di Aviano. Inoltre, un affiatato gruppo di una quindicina di giovani, dai vent’anni in su, con un’esperienza maturata in questi sette anni, si dà da fare nell’allestire un carro mascherato, intitolato “Il Circo Russo”. Hanno preso un capannone in affitto, e oltre che lavorare di carpenteria e carta pesta, hanno appreso l’arte di creare degli stampi in argilla, per costruire i vari personaggi e le scene che completano il carro mascherato, coinvolgendo oltre un centinaio di protagonisti. Parteciperanno a varie sfilate, da Pordenone, alla notturna di Buia.

Sclavons

Anche all’Oratorio San Pietro di Sclavons di Cordenons c’è un affiatato gruppo di una decina di abili organizzatori, dai 22 ai 70 anni (l’autista!), appartenenti al “Circolo Noi”. Quest’anno hanno pensato di dedicare il carro ad alcuni personaggi di Walt Disney, creando una decina di cartoni animati, con tanto di scene musicate, che porteranno in giro per i nostri paesi, per allietare grandi e piccoli, con i divertenti costumi, adattati dalle abili mani di alcune mamme.

Motta

Alla sfilata di Pordenone – e non solo! – saranno presenti anche i protagonisti provenienti dal Patronato o Oratorio Don Bosco di Motta , come informa Roberto. Hanno adattato un carro di 12 metri, recuperato nel Padovano e hanno deciso di dedicarlo al “Mondo della fantasia”. Una ventina di giovani e adulti hanno lavorato sodo e porteranno in città una cinquantina tra giovani, ragazzi e rispettivi genitori. Senza per altro trascurare la duplice sfilata, che si terrà a Motta, il 24 febbraio e il 5 marzo, come pure la festa mascherata in piazza, domenica 3 marzo. Appuntamenti promossi dalla Proloco, che riesce ad accogliere ogni anno una ventina di carri e gruppi.

Villacco

Nella nostra indagine, abbiamo scoperto che ci sono dei gruppi che iscrivono il proprio carro mascherato anche al carnevale di Villacco. Così confida uno degli organizzatori, che ha voluto mantenere l’anonimato: “E’ una faticaccia. Bisogna partire il sabato, per partecipare la domenica. Occorre affittare un pullman per le persone in maschera e alcuni pulmini, per collocare le varie parti del ’carro mascherato’. Però è un’esperienza affascinante e indimenticabile. Ti trovi a sfilare accanto ad un’ottantina di gruppi e carri, provenienti dall’Italia, dalla Slovenia e dall’Austria, alla presenza di migliaia di persone. Alla fine, mostrando le foto, potrai dire agli amici: C’eravamo anche noi! E ci hanno premiati!”.A cura di Leo Collin