Diocesi
Poffabro: 25 anni del Monastero domenica 27 agosto dalle 15.30
Domenica 27 agosto prossimo, ricorrono i cinque lustri dalla fondazione del ‘Monastero Santa Maria Annunciata’, che arricchisce, dal punto di vista vocazionale e della spiritualità, il territorio e la diocesi di Concordia Pordenone. Domenica 27 ore 15.30 celebrazione con il Vescovo Pellegrini
Poffabro Monastero di Santa Maria con 25 anni di presenza in diocesi
Domenica 27 agosto prossimo, ricorrono i cinque lustri dalla fondazione del ‘Monastero Santa Maria Annunciata’, che arricchisce, dal punto di vista vocazionale e della spiritualità, il territorio e la diocesi di Concordia Pordenone. E’ situato in località Taviela, di Poffabro e offre ospitalità a gruppi o singole persone (0427.78022).
L’edificio di ‘Villa Santa Maria’, prima di diventare ‘Monastero benedettino’, era adibito a ‘Casa di ospitalità estiva’, della diocesi. L’animazione fu curata per anni da don Giorgio Bortolussi, insegnante di lettere in Seminario, col quale fui lieto di collaborare, durante le vacanze estive, quand’ero seminarista. Si dedicava con passione, nel fresco panorama boschivo della valle, circondato da alcune generose collaboratrici. Armato di attrezzatura, come un boscaiolo, non disdegnava di prendersi cura dell’ambiente circostante.
Cambiati i tempi e le modalità di fare vacanza, la casa fu chiusa. Il vescovo di allora, mons. Sennen Corrà, in occasione del Giubileo del 2000, desiderava accogliere un Ordine monastico di antica tradizione, essendoci in diocesi solo il Monastero della Visitazione di San Vito al Tagliamento.
Affidò l’incarico di cercare dei contatti, al vicario episcopale per la vita religiosa mons. Pierluigi Mascherin. Dopo varie ricerche, giunse al monastero di San Cipriano in Trieste, che era alla ricerca di spazi per una nuova fondazione. Il Vescovo Corrà, il vicario generale mons. Sante Boscariol, mons. Pierluigi Mascherin e mons. Antonio Tessari, amministratore della diocesi, si recarono a Trieste.
L’ingresso ufficiale delle monache avvenne il 23 agosto 1998, con una chiesa gremita di fedeli e sacerdoti; alcuni monaci benedettini dell’abbazia di Praglia e alcune monache dei monasteri della Federazione Benedettine Italia Nord. Il nucleo iniziale era composto da sei monache ed una novizia. Grazie all’aiuto di don Mascherin, parroco di Aviano, si costituisce un generoso gruppo di volontari, arricchitosi, nel corso degli anni, di persone provenienti da varie parrocchie, ai quali si deve il merito di aver aiutato la Comunità monastica in ogni necessità.
Nel 2002 il monastero di Poffabro diviene «sui iuris» – cioè autonomo dal Monastero di Trieste, iniziando un proprio cammino che, con l’aiuto dello Spirito Santo e il sostegno di molti, prosegue fino ad oggi nella missione di ‘stabile piccola luce di preghiera’. Nel tempo, hanno assicurato l’assistenza religiosa don Gino Bravo, parroco di Poffabro, fino al 2018; don Sergio Moretto (2018-2022) e ora don Andrea Vena.
Quanti lo desiderano, possono condividere alcuni momenti di spiritualità: ore 8.00: Messa, preceduta dalle lodi; ore 12.15: Sesta; ore 18.00: canto dei Vespri.
Domenica 27 saranno accolte anche quattro ‘Sorelle’, provenienti dal ‘Monastero di Cesena’, così le monache arrivano a undici. Saranno pure festeggiati i 50 anni di ‘professione’ della Madre Badessa.
ALLE 15.30 DI DOMENICA 27
Alle 15.30 S. Ecc. mons Pellegrini presiederà la solenne concelebrazione, anima la corale del Pasch di Cordenons, diretta dalla M° Monica Malacchin (I sacerdoti che desiderano partecipare sono pregati portare camice e stola bianca o casula similoro). Durante la Messa saranno ricordati i 50anni di Professione della Madre Badessa – Sr. Gigliola – e saranno accolte alcune monache che si uniranno al Monastero di Poffabro. Al termine festa in piazza
Leo Collin