La “24 ore per il Signore” al Santuario di Madonna del Monte a Marsure

“Egli perdona tutte le tue colpe” è il titolo dell’appuntamento proposto per quest’anno dal “Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione”, con l’intento di incoraggiare, nel contesto di una preghiera di adorazione, l’accostarsi al sacramento della riconciliazione, con la confessione sacramentale.Potrà essere celebrato nei giorni tra venerdì 12 e sabato 13 marzo.Tra i vari luoghi nei quali sarà vissuto, c’è anche il Santuario di Madonna del Monte, sopra Marsure, col rettore mons. Sergio Moretto e l’adesione di varie parrocchie del territorio circostante all’avianese.L’iniziativa è stata lanciata nel 2014, con mons. Rino Fisichella, nel contesto delle proposte di una “nuova evangelizzazione”. Già sul nascere vi aderirono diverse diocesi, sopratutto nei santuari, reputati uno dei luoghi favorevoli per la celebrazione.Sulla scia di tale scelta, nel 2017, Papa Francesco, che aveva fatto suo l’appuntamento – rendendosi disponibile fin dagli inizi a recarsi in un confessionale per accogliere dei penitenti -, con una “Lettera apostolica”, trasmessa in forma di “Motu Proprio”, trasferì le competenze sui Santuari, allo stesso “Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione”.

Dossier pastoraleE’ stato stampato anche un sussidio di 72 pagine, colorate e curate nella grafica, impreziosite da immagini artistiche. E’ impostato per capitoli, rispondendo ai seguenti interrogativi: perché confessarsi? Come prepararsi al rito sacramentale? Come compiere la confessione? Cosa fare dopo?. Segue la proposta di una “Veglia liturgica” ed una “Lectio Divina”, a partire dalle letture della Parola di Dio della IV^ domenica di quaresima.Integrano il dossier due narrazioni-testimonianza: la conversione del noto sceneggiatore Joe Eszterhas, vissuto ai tempi della Seconda Guerra Mondiale; la vita di Carlotta Nobile (1988-2013), storica dell’arte, violinista, scrittrice e blogger. Tutti i testi proposti, si prestano ad essere utilizzati anche in altre occasioni.Il contesto nel quale quest’anno è stato edito il sussidio è quello della pandemia; per tale ragione si ipotizza pure il caso che ci sia un divieto assoluto delle celebrazioni liturgiche. In questo caso, viene scritto nel sussidio, si verificherebbero le condizioni per una “assoluzione generale”, accompagnata dalla benedizione personale dei singoli penitenti, a debita distanza, impartita dal celebrante – “previo consenso del vescovo locale e delle autorità civili competenti”. Come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica, si suppone la “contrizione perfetta” (CCC 1452). Fatto che in alcune diocesi della Regione ecclesiastica del Triveneto, si è verificato anche in prossimità del Natale trascorso.Leo Colli