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Matrimoni in sospeso nel 2020 ora in ripresa
Per l’ufficio matrimoni stanno passando molte richieste di ’nulla osta’
“Io accolgo te come mio sposo/a e, con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele nella buona e cattiva sorte e accogliere i figli che il Signore vorrà loro donare”. Sugellando il tutto con un dolce e affettuoso bacio. Queste suggestive e significative parole, stanno riecheggiando sempre più nelle chiese delle 190 parrocchie della diocesi, che al 31 dicembre 2020, avevano celebrato complessivamente 148 matrimoni concordatari-cristiani.IN DIOCESI Tanto per far parlare i numeri, come gentilmente informa il cancelliere don Roberto Tondato, dal 1° gennaio corrente anno, sono state rilasciate ben 92 autorizzazioni al matrimonio, dal relativo ufficio di Curia o “Centro pastorale”, con tanto di autorizzazione da parte dell’ordinario, vale a dire il vescovo Pellegrini.Và precisato che queste autorizzazioni sono inferiori al quadro generale diocesano. Sono, infatti, relative ad una parte minoritaria di tutto l’universo della Chiesa locale. Solo alcune categorie hanno bisogno dell’autorizzazione dell’ordinario diocesano. Gli altri matrimoni vengono “istruiti”, nella formazione della coppia, e nel disbrigo del carteggio, dal singolo parroco, senza l’autorizzazione del vescovo. Solo alla fine del 2021 potranno essere forniti i dati relativi a tutta la diocesi, confrontandoli con gli anni precedenti.Per ora, stando alla “Rassegna diocesana”, nel 2016 i matrimoni erano stati 497 ed erano scesi a 148, al 31 dicembre 2020.Aggiunge la seguente sottolineatura di conferma, don Matteo Lazzarin: “Per la cancelleria, ufficio matrimoni, stanno passando molte richieste di ’nulla osta’ di matrimoni in sospeso nel 2020, ora in ripresa. Il trend è indubbiamente in risalita!”.ROVEREDO Nella comunità di San Bartolomeo apostolo, in Roveredo, ad esempio, come informa il parroco don Ruggero, c’è una lusinghiera lista d’attesa, lunga a non finire, con prenotazioni ancora dallo scorso anno, sospese per l’inizio della pandemia. È costituita da coppie che ci tengono a celebrare il matrimonio in presenza, con valenza civile e non solo religiosa, vale a dire “concordatario”. Nel rispetto delle norme che da sempre distinguono la celebrazione. Si prevedono le avvenute pubblicazioni presso la Casa Comunale, la parrocchia di provenienza degli sposi o quella di elezione.Con venerdì 18 giugno inizia la gioiosa e significativa celebrazione, espressione dell’amore, del dono reciproco, della fedeltà e della disponibilità a generare nuova vita – senza mascherina! Alla presenza dei testimoni, che garantiscono, in coscienza e nel nome dell’amicizia, con la propria firma, la volontà d’amore degli sposi. Accompagnati dal sorriso – anche se nascosto dalla mascherina -, dei familiari, dei congiunti, degli amici e di quanti desiderano condividere il lieto evento, sino ad occupare i duecento posti previsti, all’interno dello spazioso tempio. A volte ci scappa anche l’applauso spontaneo, senza il bisogno d’essere incoraggiato!Non ovunque è così. Ad esempio il parroco dei Santi Ilario e Taziano, in Torre, in questi ultimi tempi ha ben volentieri sbrigato il carteggio di sole tre coppie che – ahimè! – celebreranno le loro nozze cristiane, col matrimonio concordatario, in altre comunità del territorio diocesano.