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Sport & Covid, settore giovabile ciclismo: la soluzione è accentuare la promozione nelle scuole
Alan Olivo: «Gli sponsor non potranno sostenere il movimento come prima»
Pensare positivo, nonostante tutto. È questo il mantra che vanno ripetendosi dirigenti e tecnici di ciclismo. Tutto lo sport è stato pesantemente danneggiato dalla pandemia, le attività estive forse di più. Ne abbiamo parlato con il cimpellese Alan Olivo, dirigente del Gruppo ciclistico Bannia, società vincitrice del meeting regionale giovanile 2019, e membro della commissione regionale giovanile della Federciclismo del Friuli Venezia Giulia. «Sono ripresi gli allenamenti per le categorie giovanili e in base alle disposizioni Coni va rispettato il distanziamento e si lavora massimo con 15 atleti per gruppo – spiega Alan -. Abbiamo optato per un allenamento la settimana unendo G1, G2 e G3 e uno la settimana con G4, G5, G6 sulle gimkane per la coordinazione, la base della preparazione giovanile, e con zone di riposo distanziate. Gli esordienti ricevono delle videolezioni da seguire poi nella pratica mentre per gli allievi ci sono allenamenti individuali».
SGUARDO IN AVANTI In attesa di conoscere i protocolli definitivi che dovrebbero permettere, in qualche modo, di ritornare a gareggiare, è obbligatorio pensare al futuro. «Sì perché l’emergenza ha colpito tutti, sponsor compresi, che non potranno sostenere il movimento come prima della pandemia – riflette Olivo -. La soluzione è accentuare la promozione nelle scuole. Tutte le discipline temono di perdere tesserati ma il ciclismo è penalizzato di più perché con l’inizio della scuola tradizionalmente si conclude l’attività agonistica mentre la ripresa delle lezioni segna l’avvio di tutte le altre discipline che si svolgono al chiuso. La soluzione è di proseguire con attività ludiche nelle palestre anche in autunno e in inverno». Non è trascurabile l’aspetto psicologico dei piccoli ciclisti. «Ad aver subito la nostalgia più forte per gli amici e per la bicicletta sono stati i più piccoli – riconosce Alan -. La sosta forzata ha convinto gli incerti ad appendere la bicicletta al chiodo. Spero che passi la proposta del congelamento delle categorie in modo da ripartire da zero nel 2021 per proteggeresoprattutto gli allievi e gli juniores che non troverebbero posto nelle società di categoria superiore. Fermarci un anno per ripartire in condizioni migliori? Meglio imparare a convivere con il disagio che attendere tempi migliori che, forse, non torneranno così presto».