Diocesi
“Gesù viene tra noi”
Gesù viene tra noi
Anni fa si diceva che a Natale tutti siamo un po’ più buoni! I tempi sono passati e la frenesia di questi giorni, talvolta, ci fa dimenticare il vero significato del Natale. Purtroppo, nelle notti più lunghe dell’anno rimangono spesso solo le tantissime luci che accendiamo nelle nostre case, nelle città e nei paesi, a ricordarci che il Natale è la festa della luce che vince le tenebre, perché Gesù, il Figlio di Dio, è venuto nel mondo, tra di noi. Dio non è lontano ma nel suo Figlio Gesù si fa bambino, si compromette con la nostra storia, mostrandosi povero e vulnerabile. Come avviene per ogni nascita, il Natale segna l’ingresso di una “nuova creatura” nel mondo, un rinnovamento che vince il male portando calore e luce che contrastano con l’oscurità e la violenza, perché il Natale rompe la distanza tra il divino e l’umano. Dio non è un’entità astratta o lontana, ma un Padre concreto che abita in mezzo a noi, ci ama e non ci lascia soli. Purtroppo anche quest’anno celebriamo il Natale in un mondo che si sta autodistruggendo, dove numerose guerre, con una violenza inaudita che si abbattono su uomini e donne, bambini e anziani, continuano a mietere vittime annientando il mondo e spezzando la pace, come le difficoltà economiche che affliggono tante famiglie e le emergenze climatiche che distruggono il creato. Eppure il Signore Gesù nasce ancora una volta per noi, assumendo in pienezza tutta la nostra umanità. Ci ricorda l’evangelista Giovanni che “il Verbo si è fatto carne”, assumendo la dimensione storica dell’uomo e vivendo tutte le fragilità umane, eccetto il peccato. Dio facendosi carne si inabissa nella storia degli uomini accogliendo fino in fonda le sfide della vita, della sua insicurezza e delle sue fragilità. Ma il mistero dell’Incarnazione di Dio in Gesù ci chiede, a nostra volta, di incarnarci inseriti pienamente nella realtà in cui viviamo e con le persone che amiamo e che incontriamo ogni giorno. L’Incarnazione ci eleva fino a Dio ma ci costringe anche a stare con i piedi per terra, a non scappare via dalle situazioni difficili, ma a vivere in pienezza la vita che ci è stata donata, consapevoli che nelle situazioni più difficili non siamo soli e che lo Spirito ci offre coraggio e forza di vivere. Come ha fatto Gesù che non si è ritirato dal mondo ma si è compromesso con tutti, in particolare con i scartati e gli ultimi della società. Siamo giunti alla fine dell’Anno Santo che ci ha aiutato ad essere testimoni di speranza. Il mio augurio, carissime e carissimi tutti, che possiate donare speranza, perché la speranza è il più grande motore di cambiamento, è radice di futuro e fonte di gioia autentica. In questi giorni trovate un po’ di tempo e di coraggio per scrutare, tra gli affanni del quotidiano, i segni della presenza del Signore e del suo amore attorno a noi, chinandovi su chi è nel bisogno e condividendo amore, gioia, pace e speranza. Lasciatevi travolgere dall’amore che oggi avvolge tutta l’umanità! Buon Natale!
+ Giuseppe, vescovo
