Giubileo dei catechisti 26-28 settembre

Nell’ambito dell’intenso programma dell’Anno Giubilare fra pochi giorni possiamo vivere tutti l’appuntamento straordinario e fondamentale per il mondo della catechesi è il Giubileo dei Catechisti che avrà inizio venerdì 26 settembre con il passaggio della porta santa ed una celebrazione di benvenuto a San Giovanni in Laterano e terminerà domenica 28 settembre 2025 mattina con la Santa Messa presieduta da Papa Leone XIV.

È risaputo, che il mese di settembre, a ritorno dalle ferie, tutte le attività sociali e pastorali aprano i battenti. Non solo inizia l’anno scolastico, ma riprendono anche i corsi di “catechismo” in tutte le parrocchie d’Italia.  Già gli organi nazionali e diocesani della catechesi offrono ai catechisti delle parrocchie le linea guida per donare strumenti didattici aggiornati con un linguaggio nuovo e immediato a tutti in particolare ai ragazzi.

Leggendo il recente documento di papa Francesco sui catechisti e il loro ministero (2021) non possiamo ricordare i due Convegni Nazionali dei Catechisti a Roma nel 1988 e nel 1992, presenti le autorità della Chiesa italiana e del Papa. Il grandissimo numero di partecipanti da tutte le regioni, diocesi, parrocchie, associazioni e movimenti attestarono il grande “dono vivente” presente e operante nella Chiesa italiana che sono i catechisti.

Servizio prezioso quello dei Catechisti che sono accanto ai ragazzi e ragazze. Sono un dono di Dio per tutte le nostre Comunità. La Fede nasce prima di tutto per opera dei genitori e nonni poi si sviluppa nel corso della vita. Essi con entusiasmo, umiltà, generosità e pazienza annunciano e testimoniano la Parola di Dio con linguaggio comprensibile ai giovani accompagnandoli nel cammino della vita Cristiana.

E in effetti si tratta della presenza in Italia oggi di circa 200.000 e più di uomini e donne (con la netta maggioranza di queste) che si dedicano alla catechesi secondo le tappe delle varie età, con la maggioranza dedicata a bambini e ragazzi per l’iniziazione cristiana, potendosi avvalere del Catechismo per la vita cristiana (in più volumi), edito dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Si deve riconoscere che dal rinnovamento del Vaticano II, tradotto e applicato catechisticamente nell’indimenticabile Documento Base,  Il rinnovamento della catechesi (1970) si svolse il momento della giovinezza del nuovo cammino della catechesi italiana. Ma la sua attuazione non fu senza difficoltà per i rapidi mutamenti culturali e religiosi. A partire dal secondo millennio fino ad oggi si può far cominciare il momento della maturazione. La necessità di cambio, motivata dalla crisi di fede specie fra i giovani e fra gli adulti, richiamò pastori e fedeli, sollecitati da San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e con notevole energia da Papa Francesco.

Oggi, siamo in trepidante attesa di accogliere il messaggio d’incoraggiamento da parte di Papa Leone XIV a tutti i catechisti del Mondo. In questi ultimi anni il progetto catechistico italiano secondo la nuova impostazione, che investe tutto il servizio ecclesiale imperniato sull’evangelizzazione missionaria, comprende e conforma il servizio di catechesi a processo di evangelizzazione missionaria. Per questo scopo, il compito dei catechisti assume valore strategico e ineludibile. Tutto ciò comporta necessariamente una revisione adeguata dell’identità del catechista, della sua formazione, dei suoi compiti. Intorno a questo serio problema si muove una ricerca fatta di riflessione, di convegni e di pubblicazioni.

Un appello, va ricordato in primis ai primi “catechisti” della vita, quando i vostri figli sono stati inseriti come figli di Dio nel sacramento del Battesimo, i genitori, mamma e papà sono i primi portatori dell’abc della fede con la propria testimonianza facendo riferimento della grazia all’immagine della Sacra Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria.

Tutti siamo protagonisti di insegnare e come aiutare i ragazzi ad essere capaci poi a portare a frutto il vangelo della vita di Cristo, nei valori sacri di ogni giorno, per essere missionari nei luoghi dove vivono ogni giorno.

L’auspicio che il grande sforzo di ministero della folla dei catechisti sparsi in Italia e nel Mondo intero, siano per grazia dello Spirito Santo, crescita di cammino di santità in tutta la chiesa universale.

Entrando dalla Porta Santa, investisti dalla misericordia e della grazia di Dio, tornando nelle vostre parrocchie, impegnatevi ad essere “megafoni”, voce chiara e comprensibile per i ragazzi e dire è bello che insieme possiamo amare Gesù, l’unico Maestro della nostra vita.  Buon anno Catechistico e buon Giubileo.

Clemente Patrizi