Al via Pordenone Docs Fest: 50 film raccontano il mondo

Da mercoledì 29 a domenica 2 aprile il festival del documentario e di cinema del reale. Mercoledì 29 alle 17.30 la consegna del premio Images of Courage a Caesar, nome in codice che protegge l’identità di un ex fotografo siriano che ha documentato a lungo, per conto dei Servizi di sicurezza del suo Paese, le migliaia di corpi torturati a morte nelle carceri di Damasco. La sua vita raccontata nel film "The lost souls of Syria"

Cinquanta film scelti tra 400 lungometraggi provenienti da tutto il mondo con il meglio dei documentari e del cinema del reale: è il Pordenone Docs Fest, festival realizzato da Cinemazero che si terrà dal 29 marzo al 2 aprile, un osservatorio sul mondo che in cinque giornate mostrerà 25 lavori in anteprima nazionale, 3 prime visioni assolute. In tutto 50 pellicole provenienti da 28 paesi del mondo (la maggioranza sono opere di donne). Sei saranno i premi : accanto ai più tradizionali della giuria (presieduta dalla regista cilena Valeria Sarmiento di cui verrà proposto anche un inedito in Italia), del pubblico, e Image of Courage, ci saranno i nuovi Premio della Critica e Premio Virtual Reality. A presentare l’edizione 2023 sono stati Marco Fortunato (presidente Cinemazero), Riccardo Costantini (curatore del festival), Elena D’Incà (responsabile della Mediateca), con l’intervento di Alberto Parigi assessore e vicesindaco del Comune di Pordenone e di rappresentanti di Coop Alleanza 3.0 e di Arpa Fvg.Proporre documentari dal mondo anche quest’anno significa prendere una posizione su alcune questioni: dalla sostenibilità ambientale (oltre ad aver redatto un Manifesto, il festival propone riduzioni sul biglietto per chi arriva in sala a piedi o in bici; molti registi hanno accolto l’invito e hanno preferito viaggiare in treno, anche dalla Scozia), ai diritti umani.Da segnalare infatti in particolare tre appuntamenti: la consegna mercoledì 29 alle 17.30 del premio per il coraggio delle immagini all’ex fotografo siriano Caesar che per conto dei Servizi di sicurezza turchi ha fotografato le migliaia di corpi torturati e senza vita delle carceri di Damasco. Fuggito con 27mila scatti, Caesar li ha divulgati ai media internazionali. A seguire in anteprima il film The lost souls of Syria. L’evento inaugurale sarà invece dedicato alla storia del mimo Marcel Marceau con il film The art of Silence (in collaborazione con l’Ente nazionale sordi di Pordenone) che avrà traduzione simultanea nella Lingua dei segni.Dalla Siria all’Ucraina e alla Turchia sabato primo aprile: alle 18 il documentario sulla primavera di normalità a Bucha dopo i massacri, alle 20.45 l’intervento di Enes Freedom (nato Enes Kanter) giocatore di basket dell’Nba fuggito dalla Turchia fervido oppositore di Erdogan.Tanti gli appuntamenti in programma tra cui una retrospettiva alle origini del documentario femminista italiano (con materiali provenienti dagli archivi), master, lezioni di cinema, matinée per le scuole.

MERCOLEDI’ 29 MARZOIl festival prende avvio mercoledì 29 marzo alle 17.30 con un focus sulla Siria e la cerimonia per la consegna del Premio speciale Images of Courage, riconoscimento che viene dato a personalità che si sono distinte per il loro coraggio. Quest’anno il Premio va a Caesar, nome in codice che protegge l’identità di un ex fotografo siriano che ha documentato a lungo, per conto dei Servizi di sicurezza del suo Paese, le migliaia di corpi torturati e senza vita usciti dalle carceri di Damasco. Nell’estate del 2013 Caesar ha lasciato la Siria, portando con sé migliaia di immagini che hanno consentito di documentare le atrocità commesse dal regime di Bashar al-Assad. Grazie a quelle foto, i famigliari delle vittime hanno potuto riconoscere i loro cari e, dopo oltre cinque anni di indagini e battaglie, ci sarà in Francia il primo processo contro gli alti ufficiali della macchina della morte siriana. Il premio viene consegnato con il patrocinio e sostegno dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e de Il Capitello.

Durante l’evento, verrà proiettato, in anteprima nazionale, “The lost souls of Syria” il documentario di Stéphane Malterre e Garance Le Caisne che racconta la storia di Caesar e la ricerca di giustizia da parte dei famigliari delle vittime all’estero. Ritira il Premio, vista l’assoluta segretezza in cui vive Caesar, l’autrice del film Garance Le Caisne, giornalista indipendente francese specializzata sul Medio Oriente, che dal 2010 si occupa in particolare di Siria raccontando le storie di persone che sopravvivono all’orrore. Interviene inoltre Giulia Torrini, del Consiglio nazionale di Un Ponte Per, associazione per la solidarietà internazionale, che in Siria porta avanti la campagna “Spazi sicuri”, per donne e bambini, in un Paese distrutto dalla guerra civile e ora colpito anche dal terribile terremoto. Saranno presenti anche i referenti di Amnesty International.

Il programma prosegue in leggerezza, alle 20:45, con un film per tutti:The art of silence“, del regista svizzero Maurizius Staerkle Drux, il primo documentario sulla vita del leggendario artista e mimo Marcel Marceau. L’evento è in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi di Pordenone. Per la prima volta, a conferma della volontà del festival di essere quanto più inclusivo possibile, l’incontro con regista e ospiti sarà accompagnato dall’interpretariato nella Lingua Italiana dei Segni e sarà presente a Cinemazero una folta delegazione di non udenti. Intervengono il regista del film e il direttore della fotografia Raphael Beinder. Ci sarà inoltre un ospite speciale: Louis Chevalier, ballerino, nipote di Marceau.

Con la prima giornata del festival, inizia anche la retrospettiva “Donne con la macchina da presa“, curata dallo storico e critico del cinema Federico Rossin,in collaborazione con i principali archivi italiani. Alle 18 in sala Pasolini sono in programma due film del Collettivo femminista cinema di Roma. “L’aggettivo donna”, nato come film di diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roni Daopoulo; alle 19.30, di fronte a Cinemazero, il momento dell’aperitivo sarà accompagnato dalla musica del trio jazz guidato da Lorenzo Tonon, al piano, Raffaele Scalon al basso e Jacopo Zanette alla batteria. L’evento è in collaborazione con Birra Galassia e associazione InSoffitta.

Tutto il programma: www.pordenonedocsfest.it