Alto Livenza: La Chiesa oltre il Covid, incontro di Forania con il Vescovo Pellegrini

Sacerdoti e Presule si sono confrontati sulle modalità del nuovo tempo

All’insegna della ripresa, l’incontro dei preti della forania Altolivenza, presente il vescovo Pellegrini. Egli ha sviluppato una riflessione sul “passaggio dalla Babele alla Pentecoste”, invitando a continuare ad investire sul dialogo con le famiglie, com’è già lodevolmente avvenuto in questo tempo di pandemia, in molte parrocchie, collegate ai vari canali facebook, streaming e whatshapp. A progettare nuove modalità per la catechesi, a partire da settembre, supponendo il protrarsi del distanziamento tra le persone; come pure la necessità di recuperare degli appuntamenti, come le prime comunioni, le cresime o l’assemblea diocesana del clero.Il presule si è rallegrato per le numerose iniziative di carità e solidarietà che le parrocchie hanno saputo intessere direttamente, con chi era nella necessità; come pure il sostegno assicurato al “Fondo diocesano di solidarietà”, a favore di persone e famiglie, in situazione di difficoltà, a causa della pandemia.Il numeroso gruppo dei presbiteri, convocati dal vicario foraneo don Andrea Della Bianca, sono stati ospitati nell’accogliente Centro Giovanni Paolo II di Porcia, col parroco don Daniele Fort – muniti, ovviamente, di mascherina, forniti di gel, in ambienti opportunamente sanificati.Si è preso atto che è stata una situazione nuova, alla quale i presbiteri non erano preparati, riconoscendo che il linguaggio informatico è sì “virtuale”, ma che in questi tempi è divenuto “reale” e rivelatore di una presenza che può ugualmente offrire un messaggio di Speranza.E’ stato possibile passare in rassegna alcune iniziative indovinate: i video messaggi a commento del Vangelo della domenica, per consolidare il senso di “Chiesa domestica”; la rete che molti catechisti hanno creato e mantenuto, con la propria classe di catechismo; il contatto telefonico con alcune persone ammalate e i loro familiari, comprese le telefonate del vescovo ai propri preti; il servizio di consegna delle ricette, o della spesa, assicurato da alcuni volontari della parrocchia; la gioia di tenere aperta la chiesa, a porte spalancate, in modo che quanti transitavano lungo la via, potessero elevare un pensiero al Signore o fare una visita. E la felice collaborazione che, in alcuni casi, si è creata tra parrocchia e Amministrazione Comunale, riconoscente per il servizio svolto dai volontari della parrocchia stessa.Si è infine auspicato di riuscire a promuovere le attività estive del grest, sia pure con nuove modalità, per non lasciare ragazzi, adolescenti e giovani in ozio, per tutta l’estate.