Ulss4, lunedì iniziano le vaccinazioni contro l’influenza

Per la stagione antinfluenzale 2019/2020 il numero dei vaccini è stato incrementato di 6000 unità   

Lunedì inizierà la distribuzione dei vaccini antinfluenzali negli ambulatori dei medici di famiglia e negli ambulatori vaccinali dell’Ulss4. Da metà settimana la popolazione potrà iniziare a vaccinarsi.

In previsione di un’influenza particolarmente aggressiva, l’Ulss 4 ha ampliato il numero delle dosi vaccinali acquistate, passando dalle 42mila della stagione vaccinale 2018/2019 alle oltre 48 mila della stagione attuale 2019/2020. Più nel dettaglio, 28100 dosi sono destinate a persone d’età compresa tra 9 e 74 anni, 20440 per persone che hanno superato i 75 anni d’età, 300 per bambini d’età compresa tra 6 mesi e 9 anni, 50 dosi per i rari casi di persone che soffrono di allergie alle proteine dell’uovo. La maggior parte dei vaccini circa il 70% verrà distribuita ai medici di famiglia.

“Sono vaccini quadrivalenti, cioè che proteggono contro i due ceppi di influenza di tipo A e i due ceppi di influenza di tipo B – spiega il direttore del dipartimento di prevenzione, Luigi Nicolardi – . Ricorso a tutti che il vaccino antinfluenzale è vivamente raccomandato alle persone che hanno compiuto i 65 anni di età, al personale sanitario delle strutture pubbliche e private, ai dipendenti pubblici, delle scuole e delle forze dell’ordine, a tutti i soggetti appartenenti alle categorie a rischio come i cardiopatici, diabetici, broncopneumopatici e altre. Inoltre il vaccino consigliato alle donne in gravidanza per evitare il rischio di complicanze gravi, sia per se stesse che per il feto”.

Si ricorda che la vaccinazione viene offerta gratuitamente a: donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; soggetti di età pari o superiore ai 65 anni ; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; ricoverati in strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze; donatori di sangue, addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (come forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Polizia Locale etc); personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. Chiunque voglia comunque proteggersi contro l’influenza può chiedere la vaccinazione al proprio medico di famiglia.