Portogruaro, parrocchia Santa Rita, iniziative per la patrona

Martedì 21, è prevista la celebrazione del ‘Transito di santa Rita’, cioè il ricordo della sua morte. Mercoledì 22, festa patronale, c’è una prima messa alle 10.00, per favorire i numerosi fedeli che giungono da fuori parrocchia, dal portogruarese e anche dall’area pordenonese, per affidarsi all’intercessione della Santa. Alle 18.30 messa solenne animata dal Coro parrocchiale, presente la comunità. Al termine c’è la benedizione delle rose. 

Portogruaro Parrocchia di Santa Rita da Cascia e festa patronale maggio 2024

I fedeli che gravitano presso la parrocchia di Santa Rita da Cascia, col parroco don Livio, suor Rosita e collaboratori, si accingono a vivere la festa patronale, impreziosita dalla presenza del vescovo diocesano Giuseppe Pellegrini.

Venerdì 17 maggio, alle 18.00 c’è la recita del rosario con una particolare preghiera per la pace. Sabato 18, ci sono le messe pre festive, a San Antonio, alle 17.00; a Santa Rita alle 18.30. Domenica 19, le messe festive sono alle 9.00 a San Antonio e alle 10.30 a Santa Rita.

Lunedì 20, alle 18.30, una preghiera particolare sarà dedicata ai genitori che stanno accompagnando i propri figli nel cammino di crescita nella fede.

Martedì 21, è prevista la celebrazione del ‘Transito di santa Rita’, cioè il ricordo della sua morte.

Mercoledì 22, festa patronale, c’è una prima messa alle 10.00, per favorire i numerosi fedeli che giungono da fuori parrocchia, dal portogruarese e anche dall’area pordenonese, per affidarsi all’intercessione della Santa. Alle 18.30 messa solenne animata dal Coro parrocchiale, presente la comunità. Al termine c’è la benedizione delle rose. Durante le messe saranno presenti anche dei confessori.

Domenica 26, oltre alle messe festive delle 9.00 a San Antonio e delle 10.30, alla chiesa di Santa Rita, alle 17.00, presente il vescovo Giuseppe, ci sarà il solenne canto dei Vespri e la processione per le vie adiacenti la chiesa, con l’immagine della Santa.

Santa Rita è nata a Roccaporena (Perugia) nel 1381 e muore a Cascia il 22 maggio 1457. Viene beatificata da Papa Urbano VIII° il 19 ottobre 1624. Viene invocata come ‘Santa degli impossibili’ o ‘avvocata dei casi disperati’. Dopo la morte del marito Paolo Mancini, Rita entra nel monastero agostiniano di Santa Maria Maddalena, a Cascia, dove viene severamente messa alla prova, prima di essere ammessa ai voti. Aveva come padre spirituale il predicatore agostiniano Nicola da Tolentino (canonizzato nel 1446). Era devota del Cristo Crocefisso e il venerdì santo del 1442 ‘ricevette una spina sulla fronte’, che per 15 anni le causò delle dolorose sofferenze, che ella sopportò per amore verso il Signore. E’ reputata una tra le grandi mistiche umbre. I resti della Santa sono conservati nella basilica a lei intitolata, che si trova a Cascia. Nel 1475, per conservare il suo corpo, venne costruita una ‘cassa solenne’ o sarcofago. Le pareti riportano una preziosa documentazione iconografica della sua vita e delle sue virtù.

Questa è una delle preghiere che i fedeli rivolgono alla ‘Santa degli impossibili’: ‘Santa Rita, santa dell’impossibile / e avvocata delle cause disperate, / sotto il peso della prova, ricorro a te. / Libera il mio cuore dalle angosce / che l’opprimono e rendi la pace / al mio spirito affranto. / A te che sei stata scelta da Dio / come avvocata delle cause disperate, / ottienimi questa grazia…

Cara Santa Rita, con la tua intercessione / hai guidato a Dio tanti cuori / e sei diventata sollievo degli afflitti, / sostegno dei poveri, aiuto dei malati, / avvocata nelle nostre situazioni più difficili.

Tu conosci il mio dolore, / muoviti a pietà della mia sofferenza. / Tu, che nel pianto consoli i tuoi devoti, / ascolta la mia umile preghiera’.

Leo Collin