Attualità
Riviste: “Messaggero di sant’Antonio” per l’estero, nel numero di marzo le preoccupazioni degli italo-canadesi sui progetti Usa

Levata di scudi degli italo-canadesi – e non solo – contro i dazi Usa e il proposito di Trump di annettere il Canada agli Stati Uniti. Nel “Messaggero di sant’Antonio” edizione italiana per l’estero di marzo l’articolo “Trump, go home!” di Vittorio Giordano dà spazio alle opinioni e ai commenti di parlamentari italo-canadesi, avvocati, presidenti di associazioni, e leader della comunità italofona, interpellati in esclusiva per la rivista antoniana.
Una provocazione grottesca e antistorica che la comunità italo-canadese respinge in blocco, come emerge dalle autorevoli voci raccolte.
Per il senatore Tony Loffreda quella dell’inquilino della Casa Bianca è un’ipotesi irrealistica e contraria ai valori fondamentali del Canada, legato al Commonwealth e alla Monarchia costituzionale britannica. La deputata federale Patricia Lattanzio racconta invece come il petrolio canadese a basso costo sia essenziale per le raffinerie statunitensi, sostenendone l’occupazione, mentre la deputata provinciale Filomena Rotiroti promette battaglia per difendere il mercato comune canadese. Il consigliere comunale di Montréal, Dominic Perri, sottolinea come l’intervento di Trump abbia risvegliato il sentimento patriottico canadese, con l’auspicio che il movimento separatista del Québec cambi strategia. L’avvocata Anna Colarusso, presidente del Comites (Comitato degli italiani all’estero) di Montréal rimarca come il Canada si distingua per il sistema sanitario universale e le politiche multiculturali, mentre Roberto Colavecchio, presidente del Congresso nazionale degli italo-canadesi riconosce che i valori, i sistemi di governance e lo stile di vita canadesi pongano l’accento su benefici per la comunità, equità e inclusione.
Con “Il Michelangelo dei Lego” di Alessandro Bettero il mensile porta i lettori a conoscere Luca Petraglia, un trentaquattrenne milanese con ascendenze venete e lucane, che negli anni ha fatto di una passione viscerale per i Lego un vero e proprio lavoro. Il geniale artista progetta e costruisce con i famosi mattoncini della nostra infanzia dettagliatissimi manufatti che riproducono in scala il patrimonio architettonico italiano, da piazza Navona alla Basilica del Santo fino al Teatro San Carlo.
Sono passati 16 anni dal devastante terremoto del 6 aprile 2009 che ha distrutto L’Aquila e molte località dell’area dello sciame sismico. Fin da allora è iniziata una corsa alla solidarietà per la ricostruzione che ha coinvolto anche le comunità abruzzesi in Italia e all’estero. A ripercorrere l’alacrità degli abruzzesi nel mondo impegnati nel post-sisma è Michela Manente in “L’Aquila, capitale del mondo”.
Ci porta in Australia Luciano Gerry Gerardi con “L’eredità di padre Gonelli”. Giovane frate cappuccino italiano, fra Atanasio Gonelli (1923-2012) si trasferì a Sydney come missionario nel 1949, diventando da subito un punto di riferimento per la comunità italiana, offrendosi non solo come guida spirituale, ma anche come supporto concreto per un’intera generazione di italiani. Oggi il “Father Atanasio Gonelli Charitable Fund” porta avanti la sua opera.
Capo Verde, considerato il punto più occidentale dell’Africa continentale, per secoli colonia portoghese, è un arcipelago di dieci isole vulcaniche nell’Oceano Atlantico, al largo delle coste del Senegal. Tra i suoi 526mila abitanti, accoglie anche circa 10mila italiani. Tra loro Claudio Pretelli, arrivato da “migrante” nel 2001 all’età di 23 anni. La sua esperienza la racconta Generoso D’Agnese in “Un italiano ai tropici”.