Papa al Gemelli: il decorso della seconda settimana

Policlinico Gemelli, Roma

Dopo la prima conferenza stampa dei medici che hanno in cura, dal 14 febbraio, il Papa al Policlinico Gemelli – durante la quale, il 21 febbraio, è stato reso noto che il Santo Padre non era fuori pericolo, anche se non in fin di vita – i bollettini medici della seconda settimana di degenza nell’appartamento papale al decimo piano del nosocomio romano, dopo alcuni giorni di condizioni stazionarie, hanno registrato lievi e progressivi miglioramenti.

Il bollettino di sabato 22 febbraio informa che le condizioni di Papa Francesco “continuano ad essere critiche” e conferma che il Papa “non è fuori pericolo”. I nuovi elementi sono una “crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi”. A ciò si aggiungono la piastrinopenia e l’anemia, che hanno richiesto trasfusioni. Per la prima volta, i medici parlano di “prognosi riservata”.

Domenica 23, le condizioni del Santo Padre “rimangono critiche”, anche se in assenza di ulteriori crisi respiratorie. Si apprende anche che Papa Francesco ha tratto beneficio dalle trasfusioni, con un aumento dei valori di emoglobina. Stabile la piastrinopenia, ma il dato nuovo è la “lieve insufficienza renale”, al momento “sotto controllo”. Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso cannule nasali, e il Santo Padre appare “vigile e ben orientato”, anche se la prognosi resta riservata.

Continua ad essere riservata, in via prudenziale, anche la prognosi di lunedì 24 febbraio, nonostante il bollettino medico registri “un lieve miglioramento di alcuni esami di laboratorio”, senza episodi di crisi respiratorie. Sotto controllo l’insufficienza renale.

Martedì 25 le condizioni del Papa vengono definite “critiche, ma stazionarie”, e viene data notizia della terza Tac di controllo per il monitoraggio della polmonite bilaterale, dall’inizio della degenza. La prognosi continua ad essere riservata, così come il giorno seguente, mercoledì 26, dove i dati confortanti sono l’ulteriore miglioramento delle condizioni cliniche e la scomparsa dell’insufficienza renale. Arrivano i risultati della Tac, che sancisce una “normale evoluzione” del quadro polmonare. Confermato anche il miglioramento degli esami del sangue, mentre continua l’ossigenoterapia ad alti flussi e compare per la prima volta la notizia che il Santo Padre sta effettuando, da alcuni giorni, una fisioterapia respiratoria.

Il bollettino di ieri sera, giovedì 27 febbraio, confermava ancora una volta il miglioramento, sancito anche dall’alternanza tra l’ossigenoterapia ad alti flussi con “ventimask”, cioè una mascherina più leggera rispetto ai due naselli. “In considerazione della complessità del quadro clinico, sono necessari ulteriori giorni di stabilità clinica per sciogliere la prognosi”, le indicazioni prudenziali.

Si resta in attesa del prossimo bollettino medico e probabilmente di una conferenza stampa da parte dell’equipe che ha in cura il Santo Padre.