Gorizia: fino al 30 novembre la mostra sui testamenti “Io qui sottoscritto”

Il Consiglio Notarile di Gorizia annuncia l’inaugurazione della mostra “Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi Italiani & Sloveni”, dalle 17 di venerdì 7 novembre 2025 al Palazzo della Regione – Auditorium della Cultura Friulana, in via Roma 5 a Gorizia.

Storia, letteratura, politica, teatro, imprenditoria, religione raccontati attraverso le ultime volontà di personaggi come Cavour, Garibaldi, De Nicola, Manzoni, Pirandello, Verdi, Caruso, Papa Giovanni XXIII. Sono alcuni dei nomi dei grandi personaggi che hanno fatto la storia d’Italia, le cui ultime volontà sono state riscoperte dal Notariato e messe a disposizione del grande pubblico: una raccolta di documenti che narra l’Italia da un punto di vista inedito, quello dei testamenti di politici, imprenditori, artisti che hanno reso grande il nostro Paese.

La tappa di Gorizia, che si apre il 7 fino al 30 novembre 2025, è organizzata con il patrocinio del Ministero della Giustizia, del Comune di Gorizia e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e rientra nel programma di GO! 2025 Nova Gorica–Gorizia Capitale Europea della Cultura. La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 con ingresso libero.

Un percorso tra diritto, cultura e memoria.

La mostra itinerante, dopo aver fatto tappa in diverse città italiane, approda a Gorizia dove, grazie alla collaborazione del Consiglio Notarile di Gorizia, della Camera Notarile della Slovenia e dell’associazione culturale NotaiGo, si arricchisce di nuovi contenuti e diventa un progetto a vocazione internazionale.

Il percorso espositivo presenta una selezione di riproduzioni di testamenti di grandi personalità italiane e slovene, offrendo uno sguardo inedito sulla dimensione più intima e umana di figure che hanno segnato la storia, l’arte, la letteratura e la politica dei due Paesi e del territorio locale.

Tra questi, Andreina Nicoloso Ciceri (1920–2000), studiosa friulana appassionata di folklore e tradizioni popolari, che ha dedicato la vita alla ricerca e valorizzazione della cultura locale, lasciando in eredità una ricca collezione di opere d’arte e materiali etnografici. Guglielmo Coronini Cronberg (1905–1990), ultimo erede di una nobile famiglia goriziana, fu un mecenate illuminato che salvò e promosse il patrimonio artistico della sua città, costituendo una fondazione per conservarlo e renderlo accessibile al pubblico. Sua sorella, Nicoletta Coronini Cronberg (1896–1984), autrice e benefattrice, condivise con il fratello l’impegno per la tutela del patrimonio familiare, distinguendosi anche per il coraggio durante la Seconda guerra mondiale e per il suo lavoro umanitario. Il poeta Biagio Marin (1891–1985), figura centrale della letteratura in dialetto gradese, trasformò la sua esperienza personale e il legame con la natura in versi di grande profondità e universalità, diventando un punto di riferimento culturale e civile del Novecento friulano. Fra i personaggi religiosi e culturali, spicca Frančišek Borgia Sedej (1854–1931), arcivescovo di Gorizia e grande promotore della cultura religiosa e della conservazione del patrimonio artistico sacro, impegnato anche durante i difficili anni della Grande Guerra. Infine, Anton Martin Slomšek (1800–1862), principe vescovo di Lavant, fu un protagonista della rinascita culturale e scolastica slovena, noto per il suo impegno educativo e la promozione della lingua e della fede dei popoli autoctoni, lasciando un testamento di grande attenzione sociale e spirituale. Infine Jakob Missia (1838-1902), arcivescovo di Gorizia e cardinale sloveno, è stato una figura di spicco nella Chiesa cattolica, noto per la sua guida spirituale e il suo impegno nella crescita culturale e religiosa delle sue diocesi. Nel suo testamento, destinato per il suo contenuto solidale a lasciare una importante traccia nel tempo, egli ha nominato erede universale il Seminario Minore Andreanum, ha lasciato, tra l’altro, la sua biblioteca all’Arcidiocesi di Gorizia, e ha disposto lasciti ai poveri di Gorizia, riflettendo appieno nel suo ultimo scritto la sua fede e il suo grande impegno verso la comunità.

Attraverso una serie di pannelli tematici, il visitatore potrà scoprire come le ultime volontà raccontino non solo disposizioni patrimoniali, ma anche valori, ideali e legami affettivi profondi, rivelando il volto più autentico dei protagonisti della storia.