Giubileo dei lavoratori: 8 novembre

Il Giubileo dei Lavoratori, come noto, si sarebbe dovuto svolgere lo scorso 1-4 maggio, ma sfortunatamente, a causa della dipartita del Santo Padre Francesco, fu annullato. Il Dicastero ha deciso di dedicare nuovamente una giornata giubilare al mondo del lavoro per il prossimo 8 novembre con una speciale udienza di tutti i partecipanti.

Il programma dell’evento prevede la partecipazione all’udienza con il Santo Padre Papa Leone XIV in Piazza S. Pietro, alle.9.30, cui seguirà la possibilità di attraversare la Porta Santa della Basilica di San Pietro. E’ una giornata speciale che vedrà confluire a Roma  migliaia di donne e uomini impegnati quotidianamente nelle varie attività lavorative per celebrare il Giubileo della Speranza e poter insieme condividere questo momento propizio di riflessione e di preghiera ed orientare il lavoro anche in un’ottica cristiana.

E’ un giorno per ricordare e rivolgere una preghiera a chi ha perso la vita per motivi di lavoro (e sono molti, si parla di circa tre morti al giorno) che ogni anno per incidenti sul lavoro non tornano a casa.  In questo anno santo la Chiesa rivolge un’attenzione particolare a tutti, lavoratori e imprenditori che potranno insieme  compiere il cammino giubilare nella speranza di un mondo del lavoro più umano, equilibrato e in cui il rispetto per la dignità della persona deve accompagnare l’agire quotidiano. Il pensiero e la solidarietà va a coloro che sono senza lavoro e che purtroppo vivono in angoscia, ai lavoratori che svolgono le loro mansioni privi di tutele o addirittura che esercitano attività non in regola e a quelli mal pagati. Occorre rispetto per la dignità di ogni persona e quindi anche dei lavoratori così da consentire loro di potersi formare una famiglia in un vivere in armonia.

In un tempo in cui i mercati sono competitivi, le trasformazioni ed i cambiamenti sono in continua evoluzione anche nel settore lavorativo con specializzazioni sempre più nuove e più informatizzate. Ciò comporta una formazione delle maestranze sempre al passo con la tecnologia che avanza inesorabilmente senza trascurare la formazione necessaria per garantire maggiore sicurezza nei cantieri, nelle fabbriche, in agricoltura ecc. La continua evoluzione del mondo del lavoro necessita tuttavia di valori e principi che siano preponderanti rispetto al resto. Purtroppo in questa nostra società l’aspetto economico, materiale, l’avere, conta più dell’essere. Prevale l’algoritmo. Occorre ritrovare il senso etico sia del lavoro ma anche del vivere quotidiano. Ci sono tanti lavoratori precari che con amarezza si recano fuori dall’Italia per un lavoro sicuro. Nella nostra Costituzione il tema del lavoro occupa un posto preminente.

La Chiesa da sempre è vicina ai lavoratori che con la loro specificità ma anche artigianalità rendono un contributo originale alla società intera. In questo particolare periodo di crisi economica e sociale in cui molte donne e uomini attraversano situazioni complicate a causa di licenziamenti o cassa integrazione, la Chiesa è sensibile e vicina a loro con atteggiamento di solidarietà e di speranza.

Un ‘attenzione è rivolta anche alla maggior parte degli imprenditori che di fronte a sacrifici e difficoltà non curano solo i successi imprenditoriali ma con il loro prezioso ruolo umano e lungimirante, nel corso degli anni sono stati vicini alle esigenze e ai bisogni dei lavoratori senza contrapposizioni e ideologismi sia in termini di qualità della vita sul lavoro sia nei casi di lavoratrici o lavoratori colpiti da gravi patologie. San Giuseppe il falegname di Nazareth ha servito con fedeltà impegnandosi nel lavoro quotidiano ma anche nella vita familiare. Ispirandosi al suo insegnamento i lavoratori e gli imprenditori possano adoperarsi affinché il rispetto dell’altro sia sempre salvaguardato senza offese. No quindi allo sfruttamento, ma impegnarsi per umanizzare il lavoro e promuovere i diritti dei lavoratori senza minacciare la loro dignità. Il compito degli imprenditori è complesso, richiede anche la virtù della speranza di adoperarsi per compierlo bene e contribuire a costruire una società in cui viviamo migliore.  L’augurio per i lavoratori e imprenditori di guardare con fiducia e il Giubileo della Speranza possa essere l’inizio di una strada da fare insieme e che aiuti tutti a superare momenti di difficoltà passando alla fase della speranza in un modo concreto.

Clemente Patrizi