Arte e mostre
Sacile: una mostra dedicata a New York in 90 fotografie. Fino al 5 ottobre

Una città raccontata due volte: con le parole di Paul Auster e con l’obiettivo del fotografo Euro Rotelli, artista di origini toscane e friulano d’adozione. È nato così il progetto New York, Paul Auster and me, un racconto fotografico di circa 90 immagini in bianco e nero che conduce il pubblico a perdersi tra le strade di Manhattan, senza itinerari prestabiliti: un invito a vivere la città più che a visitarla che trasforma la metropoli americana in un intreccio di letteratura e immagini. New York, Paul Auster and me è molto più di una mostra fotografica: è un’esperienza che intreccia scrittura e immagini, memoria e sguardo, viaggio e narrazione. L’esposizione è stata inaugurata ufficialmente nel pomeriggio di ieri a Palazzo Ragazzoni, a Sacile, dove resterà visitabile fino al prossimo 5 ottobre, alla presenza della presidente di Start Cultura Trieste – associazione che organizza la mostra – Cristina Sain, della curatrice Elena Cantori e di Ruggero Spagnol, Assessore alla Cultura del Comune di Sacile che sostiene la mostra assieme alla Regione Friuli Venezia Giulia. Presenti anche l’editore del volume New York, Paul Auster and me
Che completa il progetto (Postcart Edizion), e lo storico della fotografia Giancarlo Torresani.
Rotelli ha intrapreso questo percorso ispirandosi in particolare alla celeberrima Trilogia di New York, dando forma visiva alle suggestioni dello scrittore recentemente scomparso. Centrale, in particolare, uno dei passaggi più celebri di Città di vetro, dove Auster descrive New York come un labirinto di passi senza fine, luogo in cui smarrirsi diventa condizione primaria. Su questa scia, Rotelli compone un racconto fotografico che non vuole dare certezze, ma aprire percorsi, restituendo la città come spazio di contraddizioni: luci e ombre, grattacieli scintillanti e pieghe di miseria, follie immaginate e vite reali. Il progetto è stato condiviso e approvato dallo stesso Auster, che aveva colto nella ricerca del fotografo un’affinità profonda con la propria scrittura.
Il percorso espositivo non presenta la New York da cartolina, ma un mosaico di sensazioni in bilico tra realtà e immaginazione. La macchina fotografica diventa strumento di erranza e rivelazione, come la penna per Auster, regalando pagine di un romanzo urbano da leggere con gli occhi.
La mostra è visitabile ad ingresso libero fino al 5 ottobre. Giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 19.30; sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Tutte le info sul sito startcultura.it