Domenica 31 agosto, angelus di papa Leone XIV e nuovo appello al cessate il fuoco

Cari fratelli e sorelle,

purtroppo, la guerra in Ucraina continua a seminare morte e distruzione. Anche in questi giorni i bombardamenti hanno colpito diverse città, compresa la capitale Kyiv, causando numerose vittime. Rinnovo la mia vicinanza al popolo ucraino e a tutte le famiglie ferite. Invito tutti a non cedere all’indifferenza, ma a farsi prossimi con la preghiera e con gesti concreti di carità. Ribadisco con forza il mio pressante appello per un cessate il fuoco immediato e per un serio impegno nel dialogo. È tempo che i responsabili rinuncino alla logica delle armi e imbocchino la via del negoziato e della pace, con il sostegno della comunità internazionale. La voce delle armi deve tacere, mentre deve alzarsi la voce della fraternità e della giustizia.

Our prayers for the victims of the tragic shooting during a school Mass in the American State of Minnesota include the countless children killed and injured every day around the world. Let us plead God to stop the pandemic of arms, large and small, which infects our world. May our Mother Mary, the Queen of Peace, help us to fulfil the prophecy of Isaiah: «They shall beat their swords into ploughshares and their spears into pruning hooks» (Is 2:4).

I nostri cuori sono feriti anche per le più di cinquanta persone morte e circa cento ancora disperse nel naufragio di un’imbarcazione carica di migranti che tentavano il viaggio di 1100 chilometri verso le Isole Canarie, rovesciatasi presso la costa atlantica della Mauritania. Questa tragedia mortale si ripete ogni giorno ovunque nel mondo. Preghiamo perché il Signore ci insegni, come singoli e come società, a mettere in pratica pienamente la sua parola: «Ero straniero e mi avete accolto» (Mt 25,35).

We entrust all our injured, missing and dead, everywhere, to our Saviour’s loving embrace. Affidiamo tutti i feriti, i dispersi e i morti, ovunque, all’abbraccio amorevole del nostro Salvatore.

Domani, 1° settembre, è la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Dieci anni fa Papa Francesco, in sintonia con il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, istituì per la Chiesa cattolica tale Giornata. Essa è più che mai importante e urgente e quest’anno ha per tema “Semi di pace e di speranza”. Uniti a tutti i cristiani la celebriamo e la prolunghiamo nel “Tempo del Creato” fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. Nello spirito del Cantico di frate sole, da lui composto 800 anni fa, lodiamo Dio e rinnoviamo l’impegno a non rovinare il suo dono ma a prenderci cura della nostra casa comune.

Rivolgo con affetto il mio saluto a tutti voi, fedeli di Roma e pellegrini dall’Italia e da vari Paesi. In particolare, saluto i gruppi parrocchiali di Quartu Sant’Elena, Morigerati, Venegono, Rezzato, Brescello, Boretto e Gualtieri, Val di Gresta, Valmadrera, Stiatico, Sortino e Casadio; e il gruppo di famiglie di Lucca venuto lungo la via Francigena.

Saluto inoltre la Fraternità Laicale delle Suore Dimesse di Padova, i giovani di Azione Cattolica e dell’AGESCI di Reggio Calabria, i giovani di Gorla Maggiore e i cresimandi di Castel San Pietro Terme; come pure il Movimento Shalom di San Miniato con la Filarmonica Angiolo del Bravo, l’Associazione “Note libere” di Taviano e il gruppo “Genitori Orsenigo”.

A tutti buona domenica!