Piano City Pordenone: il programma di venerdì

Cesare Picco

Tutto pronto per la settima edizione del Festival Piano City Pordenone che quest’anno – come rappresentato dall’immagine ufficiale – racconta gli infiniti volti della musica attraverso i suoi 94 concerti e oltre cento pianisti, dal pomeriggio di venerdì 20 giugno alla serata inoltrata di domenica 22 giugno. Solisti internazionali, nuove promesse, giovani e giovanissimi talenti, porteranno repertori classici, jazz, crossover e musiche originali.

Grande attesa per il concerto inaugurale di venerdì alle 21 in piazza San Marco con il suggestivo The Köln Concert Variations del maestro Cesare Picco, in esclusiva per il Triveneto, tributo a Keith Jarrett e ai cinquant’anni dalla registrazione dal vivo del concerto divenuto il più famoso album di piano solo della storia, con oltre 3,5 milioni di copie vendute.

“The Köln Concert” (ECM) si conferma a tutt’oggi, a 50 anni dalla sua uscita discografica, uno degli album di piano solo più venduto nella storia della musica occidentale con oltre 3,5 milioni di copie vendute, incantando generazioni di pianisti e amanti della musica grazie a una fusione inedita di jazz e musica classica che sfidava le convenzioni musicali dell’epoca. “The Köln Concert Variations” è un omaggio contemporaneo al leggendario concerto di Keith Jarrett del 1975, un progetto con cui Cesare Picco, utilizzando la trascrizione ufficiale del concerto di Jarret come base e eseguendone fedelmente alcune parti, elabora momenti di improvvisazione personale, trasformandoli in “arie” autonome filtrate attraverso la sua straordinaria estetica musicale. Il pubblico si troverà inconsapevolmente e piacevolmente coinvolto in un viaggio ricco di groove e poetica, melodia e ricerca sonora.

Il Festival inizia già dal pomeriggio di venerdì con ben diciannove concerti a partire dalle 16. Saranno proposti al pubblico gli undici “Pianoforti Liberi” che chiunque può suonare, cifra stilistica del Festival che letteralmente vuole riempire la città di note: gli strumenti portano il nome che evoca il luogo in cui ognuno è posizionato. C’è Choco Piano nella pasticceria cioccolateria Peratoner, Cloister Piano nel Chiostro della Biblioteca civica, Chamber Piano davanti alla Camera di Commercio, Crime Piano nel sottoportico di Palazzo Crimini, FAI Piano! in piazzetta del Cristo nella sede della delegazione FAI di Pordenone, Caesar Piano in via Cesare Battisti, Dock Piano davanti al bar Il Molo di piazza XX Settembre, Garden Piano al bar The Garden di Corso Garibaldi, Western Piano al Best Western Park Hotel, l’Hotel Piano all’Hotel Santin, Pianologue del Monologue in piazza della Motta.

Sono tantissimi i pianisti che si sono proposti per partecipare a questa 7^ edizione del Festival; solisti provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo (dall’Australia a Cuba, fino alla ricca rappresentanza di Paesi europei), ma anche docenti di Conservatori di tutta Italia. Un numero che supera ogni record (280 in questa edizione), segno di apprezzamento verso il Festival ma anche della grande partecipazione e generosità degli stessi musicisti, oltre che della città stessa che si prepara ad accogliere ancora una volta il vento della musica.

«Molti dei pianisti che si sono candidati per ritornare a Piano City e che non abbiamo potuto accogliere così da privilegiare anche nuove partecipazioni, si sono proposti di partecipare comunque al Festival con dei fuori programma improvvisati sui pianoforti liberi» spiega Luigi Rosso, presidente dell’associazione Comitato Piano City Pordenone che organizza la manifestazione con il sostegno del Comune di Pordenone, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli e di numerosi partner sia istituzionali sia privati.

I musicisti hanno risposto da Germania, Austria, Inghilterra, Irlanda, solo per citare alcuni Paesi, e anche da Stati Uniti e Turchia. Molti di loro si ricandidano edizione dopo edizione a dimostrazione della fiducia e della bellezza di Piano City Pordenone.

IL PROGRAMMA DI VENERDI’

Il programma prevede concerti nella consueta suddivisione tra i City Concert, luoghi tradizionali dedicati allo spettacolo e alla musica dal vivo come il Convento di San Francesco, gli Street Concert che “invadono” spazi pubblici all’aperto come piazza XX Settembre, la Loggia del Municipio, Piazzetta Pescheria e, per la prima volta, il cortile dell’Istituto Vendramini, gli House Concert, ospitati inspazi privati messi a disposizione dai proprietari (le corti di Palazzo Loredan Porcia, Palazzo Gregoris, Palazzo Policreti, Villa Baschiera Tallon).

Il Festival replica la gioiosa esperienza avviata lo scorso Natale con i concerti in Casa Anziani Umberto I, un vero incontro tra generazioni attraverso la musica, con il primo concerto di Francesco Morici già venerdì alle 17 e poi sabato alle 11 di Matteo Perlin, due giovani pianisti del territorio. Infine, i Factory Concert, format creato dal Festival pordenonese che prevede di portare i concerti all’interno di aziende, esercizi commerciali, luoghi dell’impresa e di attività produttive. In questa edizione i Factory si terranno al Molino Pordenone – rinnovando una partnership ormai consolidata – alla Libreria Giavedoni come omaggio a uno dei luoghi protagonisti e promotori della vita culturale della città, e nella Barchessa dell’Imprevisto. Quest’ultimo spazio inaugura i Factory Concert quest’anno già nella prima giornata: sarà Lorenzo Tonon venerdì 20 giugno alle 19 a proporre il suo “Jazz & Songs” nella Barchessa dell’Imprevisto, uno spazio inedito per il festival, struttura privata che si apre generosamente alla città (in via Giuseppe di Vittorio, 8/B).

Un venerdì dunque già intenso e pieno di musica: dalla classica con Maria Pia Vetro in “Reminiscenze italiane” alle 18 in Convento di San Francesco, a Eugenio Abruzzese in “Ultime Pagine” sempre alle 18 in Loggia del Municipio, mentre Silvia Giliberto sarà in Corte Palazzo Policreti e Antonio Sicuro a Palazzo Gregoris sempre alle 18. Dalle musiche originali di Antonio Brandeis che da Parigi arriverà in Corte Palazzo Policreti alle 19, fino alle composizioni sperimentali di Federico Gerini alle 22.15 a Palazzo Gregoris con il progetto “Yugen”. Una serata dedicata al jazz, quella che aprirà la prima giornata del festival: oltre all’inaugurazione affidata a Cesare Picco con l’omaggio a Keith Jarrett, si proseguirà sotto le stelle con i concerti di Mosè Andrich in Loggia del Municipio e Emanuele Filippi sempre alle 22.15 (a Palazzo Policreti) che ritorna in patria dopo un avvio di carriera internazionale.