Domenica 6 aprile dalle 14.30: Via Crucis delle pace “Nel silenzio” fino alla base Usaf di Aviano

Si tiene domenica 6 aprile prossimo, la 27^ edizione della ‘Via Crucis per la Pace’. Ha come titolo ‘Nel silenzio’. I promotori la collegano al tema ‘Pellegrini di Speranza’ condiviso dal ‘cammino giubilare’. Sottolineano il fatto che attualmente tutte le persone che sognano di costruire una nuova convivenza pacifica, stiano vivendo un momento di grande sofferenza per l’impatto della guerra, della povertà, dei cambiamenti climatici.
Il cammino inizia alle 14.30 dall’area ‘ex Ovvio’ di Roveredo, ove sarà proclamata la ‘Prima stazione’, leggendo un brano del Vangelo di Marco sull’agonia di Gesù (14,32-42).
Proseguirà nel silenzio, fino alla Base Usaf, lasciando il compito ai partecipanti di riflettere personalmente sull’insensatezza e sulla follia di ogni guerra; sull’aumento della fabbricazione e della vendita delle armi; sulla tragedia delle vittime e delle distruzioni. Qui ci sarà il passaggio di una simbolica ‘Porta Santa’, con la narrazione dell’invocazione di Gesù a Nazaret (Luca 4,16-30).
Dopo tanti anni di interventi e di appelli, gli organizzatori, volutamente, hanno scelto la modalità del silenzio, come mezzo di riflessione e di preghiera – nelle pluralità delle forme e dei modi propri di ciascuno. Propongono di compiere un cammino corale silenzioso, che riflette una necessità fisiologica e spirituale, in questo strepito di messaggi, di parole e di vicende terribili, verso i quali accompagnare anche i segni che da sempre ispirano gli stessi organizzatori: la bandiera della Pace; il Vangelo; la Costituzione.
Alle ore 16 è previsto l’arrivo al duomo di Aviano dove ci sarà la lettura della drammatica Passione di Gesù (Marco, 15). Consentendo ai presenti di ascoltare un racconto di straordinaria umanità, che può essere pure condiviso da tante persone che non vivono una fede religiosa esplicita, ma di fatto, con il loro modo di vivere, seguono il Vangelo che sollecita ad assumere le proprie responsabilità personali e comunitarie, sociali, culturali, politiche, ecclesiali.
Ricordano come in questi giorni si parli di un piano di riarmo dell’Unione Europea, da 800 miliardi. La ritengono una proposta insensata e sbagliata fin dalle premesse: porterà a conseguenze dolorose. Negli ultimi 25 anni le spese militari sono raddoppiate e sono aumentati i conflitti. Si è così innestato un circolo vizioso sconsiderato e irresponsabile. Questo fatto preoccupa i cittadini che si aspettano dai Parlamentari Europei la capacità di uscire da un pensiero bellico dilagante e auspicano che siano tanti i Parlamentari che, nelle diverse comunità politiche, riescano, assieme, a modificare questa scellerata proposta.
Inoltre, nel 2027, Pordenone sarà la capitale italiana della Cultura. Sempre gli organizzatori auspicano che si giunga a questa tappa con un percorso che scelga la Pace per questo territorio e per tutta l’umanità.
L’appello conclude con l’invito ‘a camminare, per testimoniare nonviolenza attiva e verità dell’amore e della fratellanza, per l’impegno che ogni giorno sia ripreso, approfondito, rilanciato con il rinnovo personale e comunitario della disponibilità e dell’impegno per la vita, nelle sue diverse presenze ed espressioni’.
Gruppi promotori Beati i Costruttori di Pace di Pordenone e Padova; Centro di Accoglienza ‘Ernesto Balducci’ di Zugliano; Comunità San Martino al Campo di Trieste; Pax Christi: punto pace di Gorizia; Circolo Acli di Pordenone; Centro Territoriale di Pordenone del Movimento Nonviolento; Rete Dasi Fvg; Anpi di Pordenone; Arci ‘Tina Merlin’ di Montereale.
Per informazioni: 334.1893274.
Leo Collin