Papa al Gemelli: il decorso della terza settimana

Policlinico Gemelli, Roma

A tre settimane dal ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, le condizioni cliniche del Santo Padre vengono definite “stabili”, pur nel permanere di un quadro clinico complesso e in presenza di una prognosi ancora riservata.

La terza settimana di degenza del Papa al Gemelli, che si è appena conclusa, è cominciata con una crisi di broncospasmo che ha provocato un episodio di vomito, prima ingerito e poi aspirato, causando un “repentino peggioramento del quadro respiratorio”, come si legge nel bollettino del 28 febbraio. “Stabili” le condizioni cliniche del giorno dopo, 1° marzo, in cui il Santo Padre ha alternato la ventilazione meccanica non invasiva all’ossigenoterapia ad alti flussi, pratica che poi è diventata una prassi nei giorni seguenti, così come la fisioterapia respiratoria, a cui si è aggiunta quella motoria. Anche il bollettino medico del 2 marzo parlava di condizioni stabili, con il momentaneo ritorno all’ossigenoterapia ad alti flussi, cioè con i naselli. Il giorno dopo, 3 marzo, il bollettino medico rendeva nota la terza, doppia crisi respiratoria del Papa dal giorno del ricovero: il Papa ha infatti avuto due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da un accumulo di muco nei bronchi e conseguente broncospasmo, con la necessità di due broncoscopie per aspirare le abbondanti secrezioni. Ripresa la ventilazione meccanica non invasiva, da ora in poi utilizzata in serata e alternata all’ossigenoterapia ad alti flussi durante la giornata. Più confortanti i dati clinici del 4 marzo, con il bollettino medico che segnalava l’assenza di episodi di insufficienza respiratoria e di broncospasmo. Continua la fisioterapia respiratoria. Stesso esito positivo, pur in un quadro clinico che resta sempre complesso e che non consente di sciogliere la prognosi, per il 5 marzo, con l’unica novità dell’incremento della fisioterapia respiratoria, a cui è stata associata quella motoria attiva. Anche il 6 marzo le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili rispetto ai giorni precedenti, senza episodi di insufficienza respiratoria e con il proseguimento “con beneficio” della fisioterapia respiratoria e motoria. Prognosi, tuttavia, ancora riservata. La sera del 6 marzo, a sorpresa, durante il Rosario in piazza San Pietro è stato diffuso il breve messaggio audio del Santo Padre, in spagnolo, come ringraziamento per le preghiere ricevute da tutto il mondo in queste tre settimane di ricovero.