Cultura
21 marzo a Trieste: Premio Saba per la Giornata della poesia. Vincitore: Stefano Del Bianco

Venerdì 21 marzo, Giornata mondiale della poesia: ancora una volta nella simbolica data istituita dall’UNESCO 26 anni fa – nel 1999 – per promuovere e celebrare la poesia come forma d’arte e strumento di dialogo tra le culture, si rinnova a Trieste l’appuntamento con il Premio Saba Poesia. Protagonista sarà il poeta padovano Stefano Dal Bianco, autore della raccolta Paradiso (Garzanti), insignita della 5^ edizione del Premio Umberto Saba Poesia, promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Trieste con LETS Letteratura Trieste, curato da Fondazione Pordenonelegge.it. La cerimonia di consegna è in programma venerdì 21 marzo, alle 18 negli spazi del Museo LETS Letteratura Trieste (piazza Hortis 4). L’evento offrirà l’occasione per un animato dialogo intorno ai temi della raccolta vincitrice, con la partecipazione di Stefano Dal Bianco e dei componenti la Giuria del Premio Saba Poesia: i poeti Claudio Grisancich, Presidente di giuria, Franca Mancinelli, Antonio Riccardi e Gian Mario Villalta, e il critico letterario Roberto Galaverni. L’ingresso è libero, con prenotazione entro 20 marzo al link: https://www.pordenonelegge.it/mypnlegge. Eventuali posti liberi saranno messi a disposizione per chi si presenterà all’evento. Info e dettagli pordenonelegge.it Tel. 0434 1573100, email segreteria@pordenonelegge.it Il Premio Saba Poesia era andato nella prima edizione 2021 a Umberto Piersanti, nella sua seconda edizione 2022 a Milo De Angelis, nel 2023 a Vivian Lamarque e nel 2024 ad Antonella Anedda.
«Paradiso, di Stefano Dal Bianco –ha spiegato la Giuria – è un libro in cui si realizza quel percorso di una generazione della poesia italiana contemporanea, indicato da Giovanni Raboni, qualche decennio fa, con l’espressione ‘Più forma, più senso’. Troviamo nell’opera di Stefano Dal Bianco un equilibro raro del verso in un’ariosa composizione sintattica, che non rinuncia però a interrogarsi sulla complessità e a indagare il mistero del linguaggio. Un libro dell’attesa e dell’avvento di un tempo successivo, che porta con sé la speranza di un nuovo diverso patto tra l’uomo e tutti i viventi».
«LETS e il Premio Saba sono uno splendido binomio – ha spiegato Maurizio De Blasio, Assessore alle Politiche dell’educazione e della famiglia del Comune di Trieste – La poesia da sempre rappresenta, per le emozioni che sa suscitare e per le riflessioni che ispira nel lettore, uno strumento prezioso e al tempo stesso un segnale di crescita e di progresso». «Un Premio – ha aggiunto la vicesindaco di Trieste Serena Tonel – istituito per omaggiare un grande concittadino quale è stato il poeta Umberto Saba ma parallelamente per richiamare l’attualità del ruolo ispiratore che Trieste ha ancora per la produzione letteraria contemporanea. La tensione poetica, che qui a Trieste nel corso della storia ha trovato forza nel senso del confine, nella presenza di popoli e linguaggi diversi, ci dona una chiave di lettura della profondità di noi stessi e di ciò che ci circonda ed è per questo che vogliamo rivolgerci soprattutto alle nuove generazioni, affinchè possano coltivare il proprio senso critico e di analisi». E proprio alle giovani generazioni è rivolto l’evento di sabato 22 marzo, in programma alle 10.30, sempre negli spazi di LETS: il vincitore Stefano Dal Bianco sarà protagonista, con il poeta, scrittore e direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta, con il responsabile del Museo LETS Riccardo Cepach e con il referente della Biblioteca Quarantotti Gambini Luca Geroni, di un laboratorio poetico indirizzato agli studenti delle Scuole superiori di II^ grado di Trieste, aperto anche alla cittadinanza sul tema “La voce e il verso. La metrica che non sai di conoscere”. L’ingresso è libero, con prenotazione entro il 20 marzo all’indirizzo lets@comune.trieste.it Info e dettagli tel 040.6757249.
Stefano Dal Bianco (Padova 1961) insegna Poetica e Stilistica all’Università di Siena. Negli anni Ottanta, con Mario Benedetti e Fernando Marchiori, ha diretto la rivista di poesia contemporanea «Scarto minimo». Come studioso e critico militante si è occupato prevalentemente della metrica di Petrarca, Ariosto, Andrea Zanzotto, e di poesia del Novecento. Di Zanzotto ha curato il Meridiano Mondadori nel 1999 (con Gian Mario Villalta) e l’Oscar Tutte le poesie (2011). Libri di poesia: La bella mano (Crocetti 1991), Stanze del gusto cattivo (in Primo quaderno italiano, Guerini e associati 1991), Ritorno a Planaval (Mondadori 2001; LietoColle 2018), Prove di libertà (Mondadori 2012), Paradiso (Garzanti 2024, Premio Strega Poesia 2024). I suoi saggi di poetica sono raccolti in Distratti dal silenzio. Diario di poesia contemporanea, Quodlibet 2019.