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Ucraina: tre anni di guerra. Mons. Kulbokas (nunzio apostolico): “Preghiera è arma potentissima. Politici da soli non sono in grado di costruire la pace vera”

“La preghiera, personalmente io la chiamo ‘un’arma potentissima’, anzi onnipotente, limitata soltanto dalla nostra libera volontà. Cioè, con la preghiera non soltanto invochiamo il dono celeste della pace, ma la medesima preghiera – quando è fatta in modo sincero, non superficiale – trasforma noi stessi, ispira le idee e incoraggia le azioni. Sono convinto che l’uomo da solo, i politici da soli, non siamo in grado di costruire la pace, quella vera”. E’ quanto dice oggi al Sir il nunzio apostolico a Kiev, l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, facendo riferimento alle parole di Papa Francesco che ricoverato al Gemelli, ha ricordato l’Ucraina nel testo dell’Angelus domenicale, diffuso dalla Sala Stampa vaticana. “Si compie domani il terzo anniversario della guerra su larga scala contro l’Ucraina – ha detto il Papa -: una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità! Mentre rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino, vi invito a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan”. Il nunzio aggiunge: “Nel Vangelo Gesù dice, amare i nemici. Essere, cioè, coraggiosi e aperti al dialogo. Non collaboratori dei “nemici” nel riprodurre il male, come se la nostra missione fosse quella di giustificare il male, oppure dire all’uccisore: ‘hai ucciso uno, ecco metti altri due a morte’. Quale dialogo cercare? Penso che soltanto Dio sia in grado di suggerircelo. Proprio per questo la fede e la speranza sono i nostri lumi, la nostra strada”. L’Ucraina in questo anniversario si stringe però anche a Papa Francesco. “Si può dire che c’è una particolare ‘simbiosi’: il Santo Padre prega per l’Ucraina, e molte persone in Ucraina pregano per Lui”. E il nunzio aggiunge: “La malattia di Papa Francesco, da quanto ho potuto percepire, ha sinceramente scosso molte persone in Ucraina, nonostante le teste di tutti siano inevitabilmente occupate dall’orrore della guerra. Ho ricevuto espressioni di vicinanza – davvero sincera – dai Capi religiosi (non soltanto cattolici), e da Rappresentanti delle Autorità civili, comprese quelle di alto livello”. Oggi si celebra la Giornata nazionale di preghiera per l’Ucraina. E’ stata la Verkhovna Rada dell’Ucraina ad adottare la decisione di istituirla e verrà celebrata ogni anno il 24 febbraio, anniversario dell’invasione russa su vasta scala. Il disegno di legge n. 12457 è stato sostenuto da 255 deputati del popolo.