Diocesi
Patrono dei giornalisti: celebrazione al Centro diocesano con il Vescovo Pellegrini, i collaboratori de “Il Popolo” e il Circolo della stampa di Pordenone

Venerdì 24 gennaio, nella cappella del Centro diocesano di Pordenone, è stata celebrata una santa messa in occasione di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, presieduta dal Vescovo S.E. mons. Giuseppe Pellegrini; presenti don Davide Brusadin responsabile della segreteria per la Comunicazione della diocesi, don Leo Collin giornalista del settimanale diocesano Il Popolo e don Basilio Danelon, già vicario generale.
Hanno partecipati giornalisti e collaboratori de “Il Popolo” e gli aderenti al Circolo della Stampa di Pordenone, guidato da Pietro Angelillo.
Il vescovo, nel corso della omelia si è ispirato al tema che papa Francesco ha presentato in occasione del Patrono dei giornalisti e rivolto alla Giornata della Comunicazioni sociali (Ascensione 2025). Un tema difficile ma al tempo stesso legato a quanto sta accadendo nel mondo: “Comunicate con mitezza”. In un mondo dove vince chi fa la voce grossa (dalla politica ai talk), dove lo scontro politico e sociale divampa, ritrovare la pacatezza nella comunicazione diventa un esercizio fondamentale.
“La mitezza – ha detto S.E. Pellegrini – è una virtù difficile, tanto più oggi, ma è fondamentali per essere uomini e donne maturi, capaci di autocontrollo, capaci di guardare alla opinione nostra come a quella degli altri, capaci quindi di confrontarsi non solo di scontrarsi. Come ha detto papa Francesco il mite non è un accomodante o uno che resta dai problemi. Il mite cerca la verità, la priva dalla ricerca dei benefici personali, senza la prepotenza delle parole e dei gesti, ma solo per il gusto del vero. Questo è lo stile di Dio”.
Ha poi continuando legando la figura del patrono alla mitezza: “Un mite che ha voluto diventare tale dopo una giovinezza più passionaria. San Francesco di Sales ha operato in un’epoca di grandi divisioni e scontri ma ha saputo portarvi con mitezza la speranza. Si è fatto umile e mite di cuore per amore della verità che lui vedeva nel Signore e con gentilezza ha saputo convertire a quella Verità e a quel bene supremo molte persone”.
“Il vostro compito – ha concluso – è davvero molto importante, ma se la speranza, tema giubilare, non è nel vostro cuore non sarà facile comunicarla davvero ai vostri lettori”.