La casa Zigaina donata alla Regione Fvg

Fedriga, Alessandra Zigaina e Callari

La dimora dell’artista diventa patrimonio collettivo

Fedriga, Alessandra Zigaina e Callari

– “Con l’acquisizione di Casa Zigaina, la nostra Regione va a tutelare un bene artistico di valenza locale e nazionale. Consegna un patrimonio culturale e artistico alla collettività: non solo a quella del Friuli Venezia Giulia ma all’Italia intera. In questa dimora visse e creò uno dei grandi protagonisti della scena artistica del Novecento, un talentuoso che all’età di 24 anni già esponeva alla Biennale di Venezia e che si impose poi sul complesso ed esigente mercato americano”.

Così il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che questa mattina è intervenuto alla consegna delle chiavi di Casa Zigaina, a Cervignano del Friuli, dimora dove visse per mezzo secolo Giuseppe Zigaina con la sua famiglia, complesso acquisito di recente dalla Regione dagli eredi del maestro, oggi rappresentati da Alessandra Zigaina, figlia del creativo.

All’illustrazione, alla quale è seguita una visita della dimora, sono intervenuti anche il vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil e l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari. A fare gli onori di casa il sindaco di Cervignano del Friuli Andrea Balducci.

“Abbiamo il privilegio di mostrare uno spazio dove l’arte nasce”

“Abbiamo il privilegio di mostrare uno spazio dove l’arte nasce, facendo vivere alle persone un’esperienza particolarmente coinvolgente, anche con il futuro l’utilizzo di nuove tecnologie: è vero, infatti, che l’opera si sprigiona dal genio di un artista ma nasce anche in un luogo fatto di emozioni, incontri e effetti.

Questa dimensione è Cervignano del Friuli dove sorge la dimora di Giuseppe Zigaina, uno spazio che ha contribuito a ispirarlo e a creare il suo ‘fare d’arte’. Ora è di tutta la comunità e di questo ringrazio la figlia Alessandra, per aver pensato in primis alla Regione quale ente ideale per custodire, mantenere, valorizzare e far conoscere la storia del padre e la sua straordinaria produzione creativa. Un ringraziamento in particolare all’assessore alla Cultura della passata legislatura, Tiziana Gibelli: grazie a lei, infatti, è partito l’iter”.

Citando una descrizione di Casa Zigaina di Pier Paolo Pasolini del 1970 “nella bellissima casa di Zigaina, sul verde prato di Cervignano, si bevono vini meravigliosi e si gode di un’ospitalità profondamente squisitamente sincera” il vicegovernatore Anzil ha voluto comunicare quale sia la volontà della Regione per la promozione del compendio residenziale e artistico del maestro: “uno spazio dove ricreare un cenacolo di artisti, uno luogo di confronto e crescita. Una dimensione fisica e mentale per certi versi magica, erede di frequentazioni illustri come Sandro Pertini, i Feltrinelli, Pier Paolo Pasolini, Maria Callas, per citare solo alcuni degli amici del maestro che qui sono stati ospiti”. Anzil ha ricordato, poi, come la Regione stia lavorando per realizzare una rete, una “costellazione” di “case d’artista”, tra le quali Casa Pasolini, “per ridare centralità alle nostre periferie, re-interpretando così il nostro ricco territorio”.

“È un onore e un privilegio far parte di questa storia – ha detto Callari, ricordando quando, in Consiglio regionale, presentò l’emendamento che permise, sotto il profilo normativo, l’acquisizione della proprietà, per 850mila euro -. Non tutti si resero conto, allora dell’importante operazione che stavamo per fare a favore della collettività, per la promozione della nostra

regione: oggi, la dimora del maestro è invece patrimonio di tutti e andrà ad arricchire la già ricca offerta del Friuli Venezia Giulia”.

L’acquisto di Casa Zigaina da parte della Regione, e la conseguente gestione affidata all’Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia (Erpac), rappresenta l’inizio di un nuovo, importante percorso per la valorizzazione dell’opera dell’artista. La Casa conserva, infatti, uno degli archivi d’artista di maggiore interesse con diverse sezioni tipologiche che vedono collezionati cataloghi, testi, corrispondenza, rassegna stampa, fotografie, lastre e negativi, inventari, tanto del disegno quanto della pittura e dell’opera incisa di Zigaina.