Domenica 13 ottobre a Maniago: Giornata dedicata agli incidenti e alle vittime del lavoro

Si celebra domenica 13 ottobre la 74^ Giornata dedicata agli incidenti e alle vittime del lavoro. Condivisa anche dalla sezione di Pordenone, col presidente Claudio Fornasieri, il vice Amedeo Bozzer e tutto il Consiglio.

Si celebra domenica 13 ottobre la 74^ Giornata dedicata agli incidenti e alle vittime del lavoro. Condivisa anche dalla sezione di Pordenone, col presidente Claudio Fornasieri, il vice Amedeo Bozzer e tutto il Consiglio.Quest’anno si tiene a Maniago. Comune che ha avuto il compito di organizzare il raduno provinciale. Il programma inizia venerdì 11 ottobre con un primo incontro alle 18 presso la Biblioteca Civica, Sala Rosa Bian (via Battiferri, 1), con la presentazione del volume: ’Mezzo litro di latte’, di Giacinto Bevilacqua, che sarà presente per l’occasione, affrontando le tematiche riguardanti la prevenzione delle malattie e la cura delle patologie connesse all’amianto, definita una ’fibra killer’. Interviene anche Sandra Marchetti, del consiglio Amnil di Pordenone.Domenica 13, nel duomo di San Mauro martire in Maniago, alle 9 ci sarà la messa solenne, presente l’Amnil e diverse autortà.Al termine, al Teatro Verdi la cerimonia civile, con vari apporti, compreso quello della dottoressa Monica Farina, per l’Inail. Gli interventi verteranno sulla urgente necessità di azzerare gli incidenti sul lavoro favorendo una cultura della sicurezza e della prevenzione, con scelte precise, che sottolineino la corresponsabilità che ogni persona e ogni azienda dovrebbe assumere, attraverso una adeguata preparazione del personale.A seguire la cerimonia del ’passaggio del caschetto’ (simbolo della sicurezza sul lavoro), da parte del Sindaco di Maniago, al Comune che il prossimo anno organizzerà l’evento provinciale.Fornasieri, sentito telefonicamente, ci ha anticipato che intende ribadire la consapevolezza maturata negli anni, da parte dell’Amnil, di investire e di lavorare sulla prevenzione. Si compiace che l’Associazione possa contare su circa 250 mila iscritti che rappresentano una categoria di persone che rappresentano i 650 mila titolari di copertura dell’Inail, tra infortunati sul lavoro, superstiti e affetti da una malattia professionale invalidante. Ma vorrebbe che di tutto questo non ci fosse più bisogno!E’ infatti dispiaciuto del fatto che, stando ai dati Inail dei primi sette mesi di quest’anno 2024, nel territorio Pordenonese ci siano stati ben 2.250 incidenti sul lavoro, di cui tre, purtroppo, con esito mortale. Senza contare i decessi insorti in seguito a malattie contratte con la lavorazione delle fibre di amianto.Oltre a ricordare con affetto gli invalidi e commemorare i deceduti, egli intende chiedere scusa ai familiari delle persone coinvolte in qualche incidente o malattia professionale, in quanto stanno continuando a pagare, moralmente, psicologicamente e di fatto, un disagio incolmabile.Fornasieri è consapevole di queste situazioni limite, che si ripercuotono su tutta la società. Vorrebbe lancia un appello a tutte le Associazioni di categoria: Industriali, Artigiani e Coldiretti, con la preghiera di unire gli sforzi per continuare ad investire sulla prevenzione, smettendola di dire ’si è sempre fatto così’; oppure lasciarsi guidare dalla ricerca del massimo utile, passando sopra a diverse norme che possono sembrare insignificanti ed invece minano la sicurezza nel lavoro. Senza timore di sembrare banale, egli ci ha confidato degli esempi. Come ad esempio il fatto di togliere la sicurezza ai rasaerba meccanici, per fare più veloci; col rischio di perdere le dita della mano, per non perdere tempo a fermarlo, per ripulirlo: ’E’ da queste cose piccole e semplici, che ci educhiamo ad agire in sicurezza, per sé stessi e per le aziende presso le quali si lavora!’.Fornasieri non si limita a fare semplici raccomandazioni, ma cerca di viverle personalmente. In questi giorni, ad esempio, si è recato alla Casa di riposo di Pasiano a far visita ad una vecchia conoscenza, con la Favretto, del Consiglio dell’Amnil, per esprimere solidarietà nei confronti di un iscritto all’Amnil, che purtroppo ha dovuto ricorrere all’assistenza del sodalizio, come infortunato sul lavoro.Auspica inoltre che tutte le sezioni dell’Amnil, sparse nel territorio, continuino ad investire sull’obiettivo di creare una ’cultura della prevenzione’, non solo attraverso le esortazioni, ma con iniziative ed eventi concreti. Come gli spettacoli che i suoi predecessori hanno messo in programma da tempo, coinvolgendo figure di spicco, come ad esempio i Papu oppure Brisignano: ’queste persone, col sorriso, sanno trasmettere dei messaggi che vengono più facilmente recepiti anche dalle nuove generazioni’. E poi ci sono i vari progetti di sensibilizzazione presso le scuole e le comunità, di cui si è già scritto a suo tempo su queste pagine.Leo Collin