Pordenone
Teatro Verdi: il bilancio chiude in positivo e aumentano gli abbonati
L’assemblea dei Soci del Teatro Giuseppe Verdi di Pordenone ha approvato il conto economico 2023 e il previsionale per il 2024
Si è svolta nella mattinata di venerdì 24 maggio l’Assemblea dei Soci del Teatro Verdi di Pordenone con l’illustrazione e l’approvazione del bilancio 2023 e del bilancio di previsione per il 2024. Presenti, con il Presidente Giovanni Lessio, l’assessore Morena Cristofori per il Comune di Pordenone, Fabrizio Spadotto Direttore del Servizio Attività Culturali della regione FVG e Annarosa Martel per Banca Bcc Pordenonese e Monsile.
Il 2023 si è attestata come un’annualità in visibile crescita con un totale di presenze che va oltre le 70mila: un dato confermato anche dall’aumento degli abbonamenti che supera del 25% l’anno precedente. Interessante il dato della tipologia di abbonamenti prescelti, che conferma la ricerca di flessibilità da parte del pubblico che ha significativamente privilegiato l’abbonamento “Libero”, una formula multidisciplinare che consente la scelta di generi diversi nell’ambito della programmazione. Di pari passo, da rilevare l’aumento dei contatti sui principali canali di comunicazione del Verdi, con un aumento del 44% degli utenti del sito web del Teatro (100.274 gli utenti nell’anno) e con un seguito sui canali social di 22.600 followers.
In termini di bilancio 2023, l’utile è stato di millecinquecento quarantotto euro (1.548,00), con ricavi complessivi derivanti dall’attività e da sponsorizzazioni superiori a 1milione di euro. Importanti le spese di gestione con circa 140.000 euro legati alle utenze energetiche e circa 190.000 alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile.
Come ha sottolineato il Presidente Lessio, «il Verdi continua a confermarsi un Teatro aperto tutto l’anno, tra eventi per il pubblico, allestimenti e prove, con giornate che hanno visto eventi in concomitanza in diverse sale. L’utile è frutto di un’attenta gestione finanziaria e amministrativa che fa sì che il Teatro riesca ad utilizzare in maniera ottimale le risorse per offrire al pubblico un cartellone ricco di spettacoli ed iniziative di qualità, pur mantenendo contenuti i prezzi dei biglietti e favorendo sempre la partecipazione dei giovani con specifiche iniziative loro dedicate. La consueta “stagionalità” dei cartelloni è ormai sostituita da tempo da una programmazione annuale: il Teatro Verdi non è soltanto il punto di riferimento d’eccellenza per la città di Pordenone – ha spiegato ancora Lessio – ma sempre di più motore di eventi che escono dai confini cittadini per allargarsi a tutto il territorio circostante».
Il 2023 e i primi mesi del 2024 hanno confermato un’intensa attività di spettacolo, ma anche la realizzazione di svariate attività culturali e di approfondimento, tra tutti il “Progetto Montagna” – un progetto composito che ha visto un interesse crescente di pubblico e di istituzioni, tra tutti il CAI Nazionale, il Ministero del Turismo e l’Assessorato alle Foreste e alla Montagna della Regione – gli incontri delle rassegne R-Evolution Green e R-Evolution LAB, quest’ultima di carattere socio-economico. Attesa a breve la partenza della programmazione estiva in Montagna e quella cittadina di scena nell’Arena esterna del Teatro, in Piazzetta Pescheria. A questo si somma la ricchissima attività per i giovani e per le scuole di ogni ordine e grado: il pubblico di domani rimane, infatti, centrale nelle attività, anche di formazione, del Verdi. Spicca poi la pluriennale e prestigiosa residenza della Gmjo– Gustav Mahler Jugendorchester che, con le sue oltre 110 presenze in 2 periodi dell’anno tra orchestrali e staff, lascia sul territorio una ricaduta superiore a 200mila euro, tra fornitori e collaboratori diversi, e attività ricettive. A questo importo andrebbero sommati i consumi dei singoli componenti che usufruiscono di locali e di negozi per circa 30 giorni, nonché del pubblico che proviene da fuori Regione e dall’estero.
Lo sguardo del Teatro Verdi è già proiettato sul prossimo triennio, dove la sfida della Candidatura di Pordenone a Città italiana della Cultura 2027 non può che vedere il Verdi in prima linea. Attendono il Teatro nuove e “insolite” collaborazioni, che travalicano i confini delle partnership esclusivamente artistiche per toccare un respiro culturale più ampio, e proseguire nella costruzione di un Teatro davvero per tutti.