Portogruaro: i ragazzi dell’oratorio Pio X dal presidente Mattarella

Il Presidente, nell’udienza privata, durante il saluto, li ha ringraziati per l’impegno educativo e di animazione rivolto ai più piccoli, specialmente durante le attività estive, incoraggiandoli a continuare nel servizio. 

Una quarantina di animatori delle attività educative dell’Oratorio San Pio X di Portogruaro hanno vissuto un incontro indimenticabile col Capo dello Stato Sergio Mattarella, giovedì 28 dicembre. Erano accompagnati da don Matteo Borghetto, da Anita, Fabrizio e Giacomo.Il Presidente, nell’udienza privata, durante il saluto, li ha ringraziati per l’impegno educativo e di animazione rivolto ai più piccoli, specialmente durante le attività estive, incoraggiandoli a continuare nel servizio. Ha anche posato con loro per la foto ricordo e ha gradito i doni portati dal gruppo: la maglietta degli animatori – autografata da ciascuno -; il ’Calendario 2024’ (viene recensito in altra parte del settimanale) e il volume storico-artistico sul Duomo di Sant’Andrea, da parte del parroco don Giuseppe Grillo. A ciascuno dei protagonisti è stata donata una copia della Costituzione.L’incontro si collocava nel contesto del cammino educativo del ’campo invernale’ vissuto dall’équipe dell’Oratorio Pio X. Quest’anno era intitolato: ’Fra testimonianze di gioielli nascosti’. Andava dal 27 al 30 dicembre scorso. Metteva assieme momenti di fraternità tra i protagonisti; di spiritualità; di impegno caritativo e stimoli culturali.L’esperienza di servizio è stata vissuta dal gruppo, presso l’associazione di volontariato ’Salvamamme’. Si tratta di una realtà con cinque lustri di presenza, dedita all’assistenza delle famiglie fragili; ora in procinto di rinnovarsi, per specializzarsi a favore delle vittime di violenza, o altre situazioni difficili.Dal punto di vista culturale, il gruppo ha vissuto varie tappe. A Civita di Bagnoregio, incantevole borgo, in provincia di Viterbo, guidati attraverso la storia di questa località, i protagonisti hanno fatto esperienza di cosa significhi ’entrare nel trascorrere del tempo’, scoprendo tesori nascosti ai più, che però offrono testimonianze di cultura, arte e fede.A Roma c’è stata la visita guidata al Senato della Repubblica, con una vera e propria lezione di ’educazione civica’, direttamente seduti negli scranni dell’aula di Palazzo Madama, consolidando così il senso di appartenenza allo Stato. Altrettanto stimolante è stata la visita alla Basilica di San Paolo, fuori le mura, con un momento di preghiera sulla tomba dell’Apostolo delle genti.L’ultimo giorno c’è stata una vera e propria immersione nell’arte, con la visita allo stupendo Palazzo Farnese di Caprarola che, con i suoi affreschi, è diventato un modello per le sale affrescate del Vaticano, la Reggia di Caserta e di Versailles. Nel pomeriggio, sulla strada del rientro, c’è stata la sosta a Viterbo, la ’Città dei Papi’.Così commenta il loro gruppo di accompagnatori, con don Matteo: “Sono stati giorni indimenticabili. Ci hanno offerto la possibilità di raccogliere tanti spunti di crescita, come si prefiggono le proposte dell’Oratorio: accogliere le persone che crescono – dai più inquieti ai più vivaci; dal più calmo all’insicuro -, cercando di offrire loro, il più possibile, delle esperienze, affinché la loro vita sia piena, bella, stimolante e consapevole. Così come diceva Giuseppe Sarto, futuro san Pio X, patrono dell’Oratorio: ’è nella gioventù che si forma l’uomo. Il giovane è come un campo preparato a ricevere la semente dalla mano dell’agricoltore. Se vi getterete la semente della virtù, coglierete buoni frutti’”.Leo Collin