Nelle Parrocchie
Campi scuola per ragazzi e adolescenti L’oratorio si “trasferisce” a Cesclans
Il gruppo accompagnato dal parroco don Gianfranco Furlan, prossimo ai saluti
Lieti di aver preso al volo don Gianfranco, dopo che aveva benedetto le nozze cristiane di una coppia, e in procinto di partire, da sabato 9 a sabato 15 luglio, per il Campo parrocchiale che si terrà a Cesclans, nel comune di Cavazzo Carnico (UD). In una sorta di ’villaggio o base degli scout’. Qui egli si reca con un entusiasta gruppo di 45 tra ragazzi e adolescenti, dalla IV^ elementare alla I^ superiore, accompagnato da una quindicina di animatori e alcuni adulti responsabili, assieme a don Boris Bandiera, col quale operare assieme, con corresponsabilità – in attesa di recarsi a Sant’Odorico di Sacile. Gli ambienti per l’accoglienza sono costituiti da vari ’bungalow’, che consentono di accogliere e responsabilizzare le varie squadre, che ritmano la vita del campeggio parrocchiale e di accogliere le attività al coperto.Il gruppo dei protagonisti rivivrà alcuni episodi attinti dalla mitologia greca, non per emulare le diatribe che segnavano i rapporti delle varie divinità, in competizione tra loro, ma per imparare il rispetto delle regole e la responsabilità, nel mantenere i propri ruoli e rendere l’ambiente più vivibile. I giochi, le gare, le escursioni si alternano ad intensi momenti di spiritualità, a contatto con la natura e col Signore, scoperto non come una divinità vendicativa, ma come ’Padre buono’. Non mancheranno delle occasioni particolari, offerte da una ’uscita notturna’, per i più grandicelli. È prevista anche la visita del nuovo parroco della comunità di San Francesco: don Martino Della Bianca. Sul foglio parrocchiale “La Lettera”, di domenica 3 luglio, così si narra di lui. “È originario di Fossalta di Portogruaro, nasce a Latisana Il 5 maggio del 1985 (37 anni). Da fanciullo e ragazzo è sempre stato attivo in parrocchia e ha militato nell’Azione Cattolica dove, condividendo l’attività con uno splendido gruppo di amici, ha sentito che la strada del sacerdozio poteva fare per lui. Preziosi sono stati i campi di Azione Cattolica; il confronto con alcuni sacerdoti; la preghiera e la riflessione personale. Conseguita la maturità classica al liceo XXV aprile di Portogruaro, è entrato nel Seminario diocesano di Concordia-Pordenone. Ordinato sacerdote il 24 settembre 2011, ha svolto servizio come vicario parrocchiale (cappellano) nella parrocchia di San Giorgio Martire in città, svolgendo delle attività per tutti i giovani dell’unità pastorale ’Pordenone centro’ e il Grest, nel vecchio oratorio di San Francesco. Nel 2015 Il Vescovo Pellegrini lo invia a Roma a studiare Catechetica, ove conseguirà la “licenza” nel 2018. Oggi sta preparando la tesi per concludere il suo percorso accademico con il “dottorato”. Dal suo rientro in diocesi, oltre all’incarico pastorale come collaboratore nell’unità pastorale di Valvasone, con residenza a San Martino al Tagliamento, è vice responsabile del servizio per la Catechesi. Ringraziamo don Martino per aver detto il suo ’Si’ al Signore e aver accolto l’incarico di parroco nella parrocchia di San Francesco, ove sarà da ora accompagnato con tanto affetto e con la preghiera”.Sempre nel foglio parrocchiale si spiega: “Il vescovo Giuseppe Pellegrini, attraverso il vicario foraneo don Flavio Martin, nella seduta ordinaria del Consiglio pastorale parrocchiale, dello scorso giovedì 30 giugno, ha comunicato di aver deciso la sostituzione del parroco della chiesa di San Francesco. L’attuale – don Gianfranco Furlan -, diventerà parroco di San Quirino, San Foca e Sedrano, mantenendo tutti gli incarichi di carattere diocesano: Economo del Seminario diocesano di Concordia-Pordenone; Presidente dell’Opera diocesana di Assistenza sociale e religiosa; consigliere del Consiglio per gli affari economici della Diocesi; Consigliere dell’Opera Beato Odorico da Pordenone; membro del Fondo diocesano di solidarietà; membro del Consiglio Presbiterale diocesano”.Dal 2013 ha accompagnato la comunità di Borgo Cappuccini, con una zelante presenza personale, promuovendo l’individuazione di alcune ’zone pastorali’, per favorire animazione e corresponsabilità. Nel dedicarsi alla cura della chiesa parrocchiale, l’ha impreziosita, con la collocazione di suggestive vetrate e la valorizzazione della ’cappella feriale’. Ha favorito la ’preghiera di adorazione’, con un appuntamento periodico, dal sabato sera, dopo la messa pre festiva, alla mattina seguente, con la prima messa domenicale. Appuntamento apprezzato non solo dai fedeli di San Francesco, ma anche dalla città e dintorni. Ha profuso l’impegno sul nuovo Oratorio, favorendo così la crescita di gruppi giovanili e, grazie all’apporto di laici corresponsabili, hanno incrementato la celebrazione dei festeggiamenti, in onore del patrono San Francesco.