“Sognare per abbracciare l’orizzonte” fino al 18 settembre

Riparte l’iniziativa della parrocchia di Bibione guidata dal neo parroco don Enrico Facca

Tra sabato e domenica 2 maggio è iniziata la grande avventura, intitolata “Sognare per abbracciare l’orizzonte”. Consolidata in tre lustri di cammino, crescendo in qualità, livello di proposte, presenze, messaggi culturali, di spiritualità, e apporti del generoso volontariato.

Anche se per don Enrico Facca, neo parroco trentacinquenne, è la prima esperienza di responsabilità pastorale, egli sa di poter contare su un consolidato spirito di collaborazione di adulti e giovani, volontari ed operatori. Compresa la Chiesa diocesana, che gli assicura un sostegno morale, di collaborazione e presenza. Come pure gli Enti, in rappresentanza della Regione Veneto, del Comune di San Michele, e altri ancora, consapevoli della notevole ricaduta, a vantaggio dei turisti. Come pure i mezzi di comunicazione. In prima linea Avvenire, il settimanale Il Popolo, la stampa locale, e le emittenti TV.

Lo stesso vescovo diocesano Pellegrini ha scritto un caloroso messaggio, nel quale sottolinea che il respiro è quello della Chiesa, in quanto il titolo è tratto dalle parole di papa Francesco, rivolte ai giovani italiani, nell’estate 2018: “I sogni sono importanti. Tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana”. Nonostante il momento difficile che stiamo vivendo, “Le parole del papa vogliono essere una risposta: alzare lo sguardo, scrutare l’orizzonte e coltivare la speranza di chi vede sorgere un’alba nuova”.

C’è pure san Giuseppe – patrono universale della Chiesa -, che ci indica, nella via del sogno, non la fuga nell’illusione, ma la bellezza di scrutare nella storia la fantasia dell’agire di Dio.

Prosegue il vescovo Pellegrini: “Proprio questo è il contributo che la parrocchia vuole offrire ai turisti che verranno a Bibione: aiutare a sognare! Sognare un Paese a misura di famiglia. Sognare con lo sguardo dei giovani. Sognare un nuovo modo di comunicare. Sognare un’economia più umana; un cristianesimo credibile; una più bella custodia del creato”.

Don Enrico sa di poter contare su una squadra di volontari che, per tante ore al giorno, da maggio a sabato 18 settembre – con la messa di ringraziamento, a fine stagione -, saranno impegnati nel promuovere gli eventi; nel servizio e accoglienza delle persone; nell’animazione missionaria; nelle proposte di spiritualità e animazione liturgica; nel Book Shop; fino ai “ministri della comunione” e i “lettori”. Come pure alcuni preti e frati, per le confessioni e le messe, non solo in italiano, ma anche in lingua tedesca, polacca e slovacca.

Per ognuno dei seguenti filoni culturali, ricreativi e di spiritualità, sono previste delle proposte, che su queste pagine verranno illustrate di settimana in settimana: musica e concerti organistici; teatro; testimonianze, con apporti culturali e di spiritualità.

Sabato e domenica 2 maggio, c’è stata la I^ Giornata di “solidarietà missionaria”, non solo con i volti abituali dei bibionesi che qui risiedono, come abitanti ed operatori. Ma anche con i primi turisti, che lungo il litorale, hanno la “seconda casa” e hanno allestito il tutto, ben funzionante e in ordine, per accogliere gli ospiti e godere i primi raggi di sole.

Domenica 23, solennità di Pentecoste, è previsto l’inizio ufficiale della “stagione turistica”, con la consolidata presenza di turisti da vari Stati.

Tutti potranno apprezzare il Concerto d’Organo, nella parrocchiale, alle 20.30, col maestro Michele Bravin. Esegue brani di J.S. Bach, J. Stanley, N. De Grigny, M. Duruflé, e J. Alain. È ricco di esperienza, concerti e produzioni discografiche.

Domenica 30 maggio, si tiene la II^ Giornata della solidarietà missionaria. Prevede il sostegno di progetti a favore della carità del territorio, con le Missioni diocesane in Kenya, Bolivia, Mozambico. Il sostegno di “Amici”, come la suora bibionese Emidia, della Divina Provvidenza; don Thomas, in India, coi bimbi malati di Aids; le Suore di Maria Bambina, in India, Nepal, Egitto; padre Paolo, nelle Filippine; i Comboniani; i Monasteri diocesani di San Vito e Poffabro; una borsa di studio per un seminarista; e altri ancora.