Pordenone
Proposte per prepararsi alla Pasqua attraverso 25 storie di vita vissuta
Pubblicate nel sussidio redatto per la quaresima dalla parrocchia di San Giorgio
Per vivere la quaresima” è il titolo del ricco sussidio di 56 pagine, che la parrocchia di San Giorgio in Pordenone propone alle persone di buona volontà, desiderose di accompagnare la preghiera personale in famiglia, a partire dal “mercoledì delle ceneri”. Lo si trova nel sito della parrocchia, dal quale è scaricabile o visionabile. E’ il primo di una serie di progetti che si vorrebbe recensire da queste pagine. Gli interlocutori principali sono i genitori – ma non gli unici. È utile anche a catechisti, animatori, accompagnatori di gruppi di spiritualità, oltre a singole persone, che lo vogliano usare per un beneficio personale.È costituito da “brandelli di attualità, preziosi per le testimonianze che offrono; portano con sé il sapore forte del sudore, delle lacrime, della sofferenza, del martirio e del sangue”, come introduce l’autore, il parroco don Roberto Laurita, competente in questo tipo di proposte, apprezzate anche da note editrici e da testate giornalistiche.Il sussidio, a mo’ di taccuino personale da tenere sempre a portata di mano, ricorda i brani della “Parola di Dio” che di giorno in giorno la liturgia prevede per questo “Tempo forte”, attingendo dal “Lezionario festivo anno B” e dal “Lezionario feriale dei tempi forti”.Offre quindi venticinque “storie di vita vissuta reale”, che tornano utili per la riflessione personale o di gruppo. I genitori, eventualmente, possono “narrare l’episodio proposto”, con le proprie parole, adattandolo al momento e all’età delle persone che hanno dinanzi a sé, con l’intento di “non essere viaggiatori distratti”, ma attenti nel cogliere i valori testimoniati e celebrati nella liturgia della vita.Ogni episodio è infine accompagnato da una “orazione” o preghiera, che ritraduce il fatto di cronaca, in invocazione, formulata col linguaggio della spiritualità.
Materiali
I protagonisti dei fatti sono le persone più diverse: da ragazzi, ad adolescenti, a giovani e adulti; uomini e donne; persone consacrate, preti, missionari di vari ordini, come ad esempio i Salesiani o il Pime, vescovi; ma anche laici provenienti dal mondo del volontariato, dell’associazionismo (ad esempio l’AC), a ragazzi di strada, con anche un diciasettenne. Pure gli ambienti e le situazioni di vita sono i più diversificati: dalla strada, all’oratorio, alla parrocchia, all’istituto.Per i tempi storici, si va’ dal 1945 con le SS, ai fatti di cronaca dei nostri giorni, come registrati da quotidiani come Avvenire o il Corriere della Sera.I luoghi sono quelli della “porta accanto”, della strada, dell’oratorio; da Padova a Milano, a Bolzano, a Barbiana, a Taizè; alle terre di missione, come il Perù, il CentroAfrica, l’Etiopia, o il campo profughi del Sud Sudan.
Storia di vita
Piace soffermarsi sul progetto didattico di un’insegnante di religione di Padova: Scuole elementari “Oriani e Ricci Curbastro”, dell’Istituto comprensivo padovano. E’ stato posto all’inizio della rassegna. Avvalendosi della collaborazione di una giornalista pubblicista, è stato ideato il “Tg delle buone notizie”, dedicato a Maria Grazia Capulli, giornalista Rai, prematuramente scomparsa, ideatrice del programma: “Tutto il bello che c’è”. Ha avuto un successo tale, per cui è finito in onda anche a livello nazionale. Gli studenti di una quinta elementare, stanchi delle notizie tristi che continuamente andavano in onda su Radio e Tv, con la loro maestra, hanno ideato e confezionato una trasmissione in più puntate, con tanto di scaletta e testi puntuali, con riferimenti a cronaca locale e mondiale. E’ accompagnato dalla seguente invocazione: “Signore Gesù, lo Spirito ti ha condotto nel deserto: / che egli ci conduca ora / nel nostro cammino quaresimale. / O Cristo, fratello di ogni uomo / soggetto alla tentazione, / tu hai conosciuto la prova: / che essa non ci separi mai da te. / Signore Gesù, tu hai aperto il cammino: / cammina con noi e guidaci verso il Padre. / All’inizio di questa Quaresima, / noi ti preghiamo, Signore, / poni ancora davanti ai nostri occhi / l’immagine del tuo Figlio, / condotto dallo Spirito nel deserto. / Che il tuo Spirito ci conduca come lui / attraverso la prova della conversione / alla gioia della Pasqua.