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“Il vaccino è la soluzione migliore contro le minacce del virus”
Parla il dottor Giancarlo Basaglia
Il vaccino è la soluzione migliore di cui disponiamo, contro le minacce del virus” confida il dottor Giancarlo Basaglia, pordenonese, impegnato presso il settore di Microbiologia del Santa Maria degli Angeli di Pordenone, classe 1961, sposato e padre di due figli. Non nasconde che il momento è delicato in quanto, nonostante il vaccino anti influenzale, molti rimangono a rischio, per le classiche infezioni stagionali. Ciò comporterà una maggior ansia, per l’inevitabile difficoltà a distinguere gli attacchi da covid, dagli altri.
Il reparto ove lavora ha il compito di esaminare ogni giorno dai 500 ai 1000 tamponi, che giungono da tutti gli Ospedali del territorio provinciale – non solo della Città e del Cro di Aviano. Spiega che nello svolgere l’esame è impegnata una équipe di operatori, che è stata allargata e opportunamente preparata, ad affrontare la situazione d’emergenza. Si è provveduto anche all’acquisto di nuove macchine – sono una decina in tutto -, per raggiungere un adeguato ritmo, nell’esaminare i tamponi. Occorrono da una a tre ore, in base al macchinario usato e, ovviamente, in rapporto alle urgenze. Ad esempio le richieste che giungono dai vari “Pronto soccorso”, hanno la precedenza, rispetto a un paziente che ha concluso il suo tempo di ricovero, come degente, nei vari reparti di infettivologia, in attesa del tampone negativo, per ritornare a casa.
“Comunque siamo consapevoli che dietro al problema del virus ci stanno delle persone concrete, che hanno una famiglia in trepidazione per loro”. Al proposito, racconta l’episodio di una richiesta d’esame del tampone, per una persona molto anziana, pervenuta alle 20 con preghiera, da parte dei figli, di accelerare i tempi. Alle 23 la macchina è stata in grado di dare il responso, comunicato immediatamente. Hanno così potuto recarsi subito al capezzale del padre il quale, il mattino seguente, ha concluso il cammino terreno, per motivi di anzianità. “Hanno potuto dare il loro affettuoso saluto in questo drammatico momento, cosa che non sempre è stato possibile assicurare a tutti”.