Andar per presepi in Diocesi

Da Pordenone a Clauzetto a Bibione e in tanti altri paesi: il presepe dove c'è in questo anno di Natale Inedito (nella foto Savorgnano)

ontinua la proposta di “Andar per Presepi”, iniziata la volta scorsa, dalla Loggia del Comune, in Corso Vittorio Emanuele a Pordenone, col presepe scolpito su legno, curato dai Salesiani del Don Bosco, su mandato dell’Amministrazione Comunale.

SAN MARCOIn concattedrale, come informa il diacono Tullio, il presepe è allestito alla cappella Mantica, altare presso il quale c’è la Natività del Calderari. La scenografia è tradizionale, con statue – Sacra Famiglia e Pastori col gregge -, alte 60 cm, probabilmente del 1800, acquisite a suo tempo da don Umberto Gaspardo, ora sistemate con buon gusto dal Sacrestano.

IN CORSOProsegue il viaggio tra le Natività, con una scena della Sacra Famiglia, con sullo sfondo la chiesa concattedrale di San Marco, accompagnata da alcuni versi augurali di Ettore Busetto, datati “Natale 1970”. La composizione poetica e l’opera pittorica – di Giorgio Altio -, ora si trovano nel suo nuovo studio, in piazzetta Nino Bixio 2, con ingresso in Corso Garibaldi. Questo il messaggio del Poeta, ripreso da “La Bossina”: “Nadal …xe l’evento più lieto / che se compie in sto mondo / xe rivà ’l Pargoleto / a levarne dal fondo, / a ridarne speranza / a fermar co la fede / tuto ’l male che avanza / e che ’l mondo no vede”. Ci sono pure dei “Gufi”. L’artista ha ripreso questo soggetto perché convinto che: “Rispecchiano gli attuali momenti difficili, che segnano la nostra società e il pianeta. In varie culture essi rappresentano i valori della saggezza, dell’intuizione e dell’intelligenza”.

SACRO CUORENel raccolto sagrato, come informa Padre Alex, è stata allestita la capanna, con la Sacra Famiglia, fatta di sagome ad altezza di persona, colorate e stilizzate, e alcuni pastori con pecore.

SAVORGNANOIn chiesa, col parroco don Luciano, la scena del presepe (in foto qui sopra) si estende per circa 8 metri quadrati, realizzata dai collaboratori Gabriella e Ignazio, marito e moglie, col sostegno di Eleonora. E’ collocata su un altare laterale, sul quale risaltano le scene ad affresco del Bellunello, con i santi Biagio, Rocco e Valentino, recuperati e salvati, nel 1894, dall’antica chiesa.Il tema prescelto è quello della “famiglia e della casa. Ne sono state costruite un gran numero, dal nostro pensionato, che si diletta nel lavorare il legno. Le ha distribuite in profondità. Su un lato prevalgono quelle che si ispirano alla Palestina, con edifici bassi, curati nei particolari, a terrazzo, con scala esterna e cupola superiore. Si intravedono gli arredi interni coi mobili; i vari mestieri col mulino, il laboratorio, la fontanella, la portatrice d’acqua. Dall’altro lato, il paesaggio è quello montano: sui tetti delle abitazioni c’è la corteccia. Al centro la capanna, dalla quale si diffonde una grande luce”. Domenica 20 dicembre è prevista la benedizione dei Gesù bambino: quello da collocare nel presepe e quelli portati dalla sessantina di ragazzi del catechismo. Da sempre il Don è appassionato nel creare il “presepe simbolico”: negli anni si è distinto per i messaggi racchiusi, come per i recital ideati, con suggestive scenografie.

TIEZZOAnche nella comunità posta sotto la protezione di San Martino, è in fase di allestimento la Natività: inaugurata il 25 dicembre, come comunica il parroco don Matteo. E’ atteso il lancio di un originale “concorso presepi”, fatto di immagini digitali e video, che i vari artisti e registi in erba invieranno alla giuria. Ora coinvolti per una speciale “novena”. E’ in stampa il periodico “Il Pozzo”: documenta la vivacità dei gruppi e il cammino annuale della comunità. Sarà allegato anche un originale calendario, disegnato da Liana. Oltre che infermiera, è artista: collegherà alcune scene di vita paesana al tema dei fiori. Colpisce la piazza antistante la chiesa con suggestive luminarie.

PALSENella cappella della Natività, informa don Chino, è collocata la scena della natività di circa 6 metri quadrati, con una trentina di statue in legno, scolpite a mano, di circa 40 cm d’altezza. Risalgono agli inizi del ’900. Provengono dalla Val Gardena. Sullo sfondo si delinea il gruppo del monte Cavallo, con la chiesa e il campanile di Palse. Risalta la presenza di un mulino, azionato ad acqua.

CECCHINI, PASIANO, RIVAROTTANumerose sono le scene esposte nelle tre chiese, col parroco don Lelio – all’esterno e all’interno degli edifici. Compreso quello che, accanto alle statue, propone la foto di un bimbo, stupito, che ammira la Natività, invitando a identificarsi nello stesso sguardo. L’Avis propone l’”Albero del Dono”, invitando a lasciare, con gli addobbi, che irraggiano luce, un messaggio di Speranza, che le famiglie si scambiano reciprocamente. A Cecchini, per i lavori in corso, un grande presepe è stato allestito all’esterno.

CLAUZETTOSuggestivi gli allestimenti dell’albero e del presepe – all’aperto -, realizzati dalla Proloco, come informa il sindaco Flavio Del Missier. Non ci sarà la messa in grotta, ma a San Giacomo alle 20; mentre le borgate sono tutte innevate. Questo l’augurio che egli porge: “Che il Signor nos mandi buine – Mandi”.

DARDAGOLa scena tradizionale, con materiali naturali locali, pone come “focus” la capanna con la Sacra Famiglia, verso la quale sono rivolti i personaggi: statue di circa 30 cm d’altezza. Il tutto su una superficie di circa 6 metri per tre, a lato del Battistero: evoca la sorgente della fede.

BIBIONEDa alcuni anni risalta la rassegna, allestita alla Parrocchiale e all’esterno, con una grande varietà di Presepi – oltre duecento scene -, da collezione, o artigianali, o di privati, o preparati da gruppi di ragazzi: il Concorso presepi! Una parte è messa a disposizione dal collezionista Ivano Stefanello. Ad esempio c’è una composizione con una grande croce: da un lato i Magi, dall’altro i Pastori, al centro la Sacra Famiglia. Quest’anno non ci sarà la Sacra rappresentazione nella Messa della notte di Natale – gli organizzatori sperano per i Magi, all’Epifania.

Leo Collin