Scuola di counselling per un tempo di ricerca anche umana fondata sulle relazioni

E’ la proposta al santuario di Fanna

Avvento – noto, dal punto di vista della fede cristiana, come il “Tempo dell’attesa del Salvatore” -, dal versante umano può divenire un “Tempo di attesa per una salvezza”, vista con un’ottica diversa e complementare.

Anche dal punto di vista umano si può trasmettere uno spirito di ricerca verso una “salvezza benefica, fondata sulle relazioni”, alla ricerca di una “luce” che – proprio come nel caso del tempo dell’Avvento cristiano -, richiede “una progressione personale” e la ricerca di una realtà che ci trascende.

Ecco perché è stato lanciato un percorso formativo, che potrebbe partire all’inizio del nuovo anno, se troverà un’opportuna adesione.

E’ proposto dalla diocesi di Concordia Pordenone, come sottolinea lo stesso mons. Orioldo Marson, vicario generale. Egli sottolinea: “La Chiesa diocesana, consapevole delle attuali sfide della vita pastorale, riconoscendo la necessità di trovare e sperimentare nuovi strumenti formativi, vuole offrire un itinerario che promuova la cura della dimensione umana, attraverso un percorso metodologicamente strutturato e organizzato, che abbia come interlocutori gli adulti”. Vale a dire animatori, catechisti e altri operatori pastorali.

Il percorso formativo è aperto soprattutto ai laici – oltre ai diaconi e ai presbiteri -, che lavoreranno per piccoli gruppi, nell’apprendimento di alcuni elementi di base, a proposito della psicologia e del concetto di persona. Ci saranno pure dei momenti di pratica, che si intersecano con la teoria.

Verranno offerti gli “elementi fondamentali” per una crescita personale e per promuovere una relazione d’aiuto, per costruire e acquisire delle competenze.

Al centro verrà posta la persona umana, con la consapevolezza che essa racchiude in se stessa le soluzioni ai problemi incontrati lungo la propria vita. Chi condivide il dialogo con essa – vale a dire il ’consigliere’! -, si pone al fianco, come un “facilitatore”, per individuare e far emergere le soluzioni, da assumere in quel dato momento.

Si suppone la disponibilità ad un “rapporto empatico”: vale a dire un “sentire dentro la situazione”, cogliendo lo stato d’animo dell’altro, senza emettere dei giudizi o delle valutazioni. In un certo modo, come avviene quando ci si trova davanti ad un quadro e i segni, le immagini, i colori, i pieni e i vuoti, riescono a parlare al cuore e all’intelligenza del visitatore.

Si dà per acquisito che la persona sia fatta di un intreccio tra “Corpo, Mente e Spirito”, con delle emozioni, oltre che delle formulazioni razionali, comunicate attraverso la parola, i silenzi, lo sguardo, il respiro e tanto altro ancora.

Non mancherà la scoperta delle dinamiche che incorrono tra i soggetti, nel rapporto personale o di gruppo. Come pure il fatto che il ciclo della vita supponga e preveda dei passaggi, sui quali si possa intervenire, attraverso l’auto determinazione, assumendo delle scelte che favoriscano un cambiamento; agendo anche sulle rappresentazioni mentali che ci siamo fatti dall’infanzia, o ci hanno trasmesso, su Dio e sul valore dell’esperienza del sacro.

Il percorso sarà scandito in tre anni, prevedendo degli incontri il sabato (ore 9-18).

Direttore del percorso formativo è don Dario Donei, psicologo, psicoterapeuta e docente. Come referente didattico è previsto Roberto Gilardi, già direttore di varie scuole di counselling.

Sede della proposta: il Santuario di Madonna della Strada in Fanna – via Padre Fedele, 3. Email: counselling@diocesiconcordiapordenone.it.