Pordenone
Borgomeduna, scuola materna parrocchiale avanti tra le incertezze
Saluto "in presenza" per chi passa alla Primaria. Tanti punti interrogativi per settembre
Un’appassionata e schietta lettera viene inviata dal parroco di San Giuseppe in Borgomeduna, mons. Piero Cesco, ai genitori con figli alla Scuola materna parrocchiale Santa Maria Goretti sulla situazione, a conclusione dell’anno scolastico e formativo.Attraverso il foglio parrocchiale settimanale “Il Borgo” e i servizi di Radio Voce nel Deserto, il messaggio viene fatto conoscere a tutti i fedeli della parrocchia e ai radio ascoltatori.Il testo dichiara con schiettezza: “Alla domanda come, quando e con chi riprenderemo il nuovo anno scolastico, attualmente non ci è dato di rispondere. La confusione è tanta, fitta è la nebbia: attendiamo un po’ di luce e di certezza”. Parole che rivelano la difficile situazione vissuta da parte di quanti – direzione, maestre, personale, famiglie dei neo iscritti per il prossimo anno e famiglie coi bimbi già frequentanti -, si trovano ad affrontare in questo mese di giugno, e nel programmare le cose per settembre.Da parte sua, il presidente della Scuola dell’infanzia, mons. Cesco, spiega che, dal punto di vista economico, c’è stato un notevole sforzo, nel favorire ed aiutare le famiglie in difficoltà, o in cassa integrazione, nel ridurre le quote delle rette, pur sapendo che “Governo e Ministero dell’Istruzione ci hanno promesso briciole… non ancora erogate”.Altra triste notizia è che “Le linee guida regionali per la riapertura di attività ludiche, educative e ricreative per i minori 0-17 anni (cf documento regionale del 22 maggio) sono tali, per complessità, responsabilità e costi, che non ci permetteranno di organizzare il solito Centro estivo”. Altra situazione drammatica per le 80 famiglie che contavano di affidare in buone mani – le maestre, gli animatori e i volontari -, i propri figli, durante il periodo estivo. Ora si trovano in aggiunta il drammatico interrogativo di come trascorreranno il tempo i piccoli, rinchiusi in casa; col problema della loro custodia, nel caso i genitori possano riprendere il loro vitale lavoro.Nonostante queste notizie negative, si annuncia che la Scuola non rinuncia a promuovere un “saluto personalizzato, differenziato e gioioso”, per i più grandi – una quindicina di bimbi -, che concludono il percorso scolastico e passeranno alla Scuola primaria. A loro giungerà una lettera personalizzata, per assicurare anche la consegna degli effetti personali e dei lavoretti svolti nell’anno. Operazione che, separatamente, verrà assicurata anche per tutti gli altri iscritti, compreso il gruppo della quindicina dei nuovi.Un saluto riconoscente e affettuoso viene infine riservato alla maestra Elisa Ugone che ha lasciato la scuola: “a nome di tutti, un doveroso e caloroso ringraziamento ed augurio di tanta salute e serenità”.