L’annuncio ai tempi del coronavirus è dai pulpiti informatici

E' iscritta nel DNA della Chiesa la gioia di comunicare la Buona notizia racchiusa nel Vangelo, superando tante difficoltà e usando i linguaggi più opportuni ai tempi. E’ quanto sta accadendo in questi giorni, con la stretta provocata dal virus che non consente ai fedeli di riunirsi nelle proprie chiese. Così si sono inventati i pulpiti informatici

E’ iscritta nel DNA della Chiesa la gioia di comunicare la Buona notizia racchiusa nel Vangelo, superando tante difficoltà e usando i linguaggi più opportuni, per raggiungere l’uomo d’ogni tempo. E’ quanto sta accadendo in questi giorni, con la stretta provocata dal virus che non consente ai fedeli di riunirsi nelle proprie chiese. Così si sono inventati i pulpiti informatici, avvalendosi dei moderni mezzi della comunicazione, con internet, col canale You Tube o con whatshapp, attraverso il telefonino.Del diffondersi della comunicazione in rete, nel giugno 2011, aveva già parlato Papa Benedetto XVI, nella “Giornata delle comunicazioni sociali”, invitando i giovani ad essere “autentici e fedeli a se stessi”, senza creare “false identità” attraverso il profilo internet.

Vescovo e Ufficio catechisticoL’Ufficio catechistico diocesano comunica attraverso #stoacasaconTe, creando una sorta di rubrica, facilmente accessibile sul computer. Tra le offerte risalta, il mercoledì, una liturgia della parola con un video, per comprendere il senso della quaresima; il venerdì un brano del vangelo, accompagnato dall’immagine di un’opera d’arte e un video; la domenica la liturgia della parola, un segno, una preghiera da recitare durante il pasto e un video. Ad approfondire i testi sacri si succedono i migliori commentatori che è in grado di offrire la diocesi, comprese le monache benedettine di Poffabro.Il vescovo Pellegrini propone un messaggio di speranza ai fedeli di tutte le età, del Friuli e del Veneto orientale, attraverso una emittente televisiva: “il13”. Il presule, in questo tempo di “quarantena quaresimale” celebra nella chiesa del Seminario diocesano, la messa domenicale (ore 11); il rosario (mercoledì ore 21); e la Via Crucis (il venerdì, ore 21) e si segnalano anche le celebrazioni con Papa Francesco.

ConcordiaDa questa comunità, a cui è intitolata la diocesi, di settimana in settimana, nel canale You Tube “concordia cattedrale”, oppure da un link di una delle pagine internet, della “unità pastorale concordiese”: www.cattedraleconcordia.it viene proposto un cammino verso la Pasqua, nel quale si porge l’invito a sentirsi, col proprio cuore, presenti nella stessa cattedrale, come pure nella chiesetta di San Giusto a Paludetto: qui è esposta l’eucaristia, per l’adorazione, il sabato, dalle 16 alle 17.In cattedrale, sempre il sabato, vengono celebrati i vespri alle 18.10, seguiti dalla messa; i mercoledì, ci sono le “stazioni quaresimali”, alle 20.30, con l’adorazione e una meditazione, video trasmessa, tenuta da un biblista. Il tutto, rigorosamente a porte chiuse.Nel contempo, nei negozi aperti, viene fatto giungere il bollettino parrocchiale cartaceo. Con i ragazzi, adolescenti e giovani che vivono il cammino di catechesi o che appartengono ai vari gruppi, come gli scout, ci sono dei collegamenti “interattivi”, sempre orientati alla pasqua, coinvolgendo i genitori. Elevato è l’indice delle visualizzazioni.

Città e dintorniCon competenza e creatività, numerose sono le comunità che hanno condiviso la gioia di evangelizzare o offrire momenti di spiritualità. Tra le prime, quella di Bibione, col parroco che, su una apecar, ha portato la statua della Madonna lungo le vie di questo noto centro turistico, implorando su tutti la materna benedizione.Il parroco di Torre, con una lettera rivolta ai ragazzi e adolescenti del catechismo, con la complicità dei genitori, li invita a “volare alto”.Il parroco di Vallenoncello, attraverso You Tube, avvalendosi della competenza dei parrocchiani, con la proposta di suggestive immagini, riprese da un drone, che percorre il cielo di questa comunità, rivolge un profondo messaggio di fede.Il parroco di San Francesco, in borgo Cappuccini, propone, con la collaborazione del vicino forno, la colomba pasquale, accompagnata da un ramo d’ulivo benedetto e una preghiera da recitare assieme a tavola; è in via di preparazione il materiale per la processione che qui si tiene, per la Settimana Santa.A Roraigrande, parroco e cooperatore, come si è già scritto, assicurano la consegna delle “borse della spesa” perché, anche se non ci si può muovere, c’è ugualmente bisogno di nutrirsi.E’ stato inoltre avviato un sistematico rapporto coi giovani, della parrocchia e della città, presto coinvolti come animatori del Grest o Punto verde e dei Campi scuola parrocchiali, perché queste esperienze ricreative e nel contempo formative, vanno preparate per tempo e la lista degli iscritti è aperta e disponibile, sul sito del computer.Alle famiglie con figli al catechismo, viene fatto pervenire il testo della Passione di nostro Signore, oltre al “libretto settimanale”, con la liturgia e i commenti e le persone più “stagionate”, vengono invitate a far scaricare il materiale dai figli o nipoti.E’ prevista anche la proposta del “Triduo santo” in diretta striming, confortati dal fatto che domenica 22 marzo, su You tube, ci sono state 213 visualizzazioni. “Anche se allo sguardo manca la visione d’insieme della comunità, questa c’è. Si assiste ad una reale collaborazione di piccoli e grandi, formando una famiglia di famiglie”, commenta il Don.Ai “3475… e non solo”, della comunità di Tiezzo, il parroco porge l’invito di mettersi in ascolto del “pulpito di facebook” e ai parrocchiani chiede di unirsi in un pellegrinaggio virtuale, lungo i vari capitelli disseminati nel territorio, spiegando che egli, da solo, lo ha fatto, affidando ai vari Santi e a Maria, invocata col titolo di “Madonna della salute”, tutti i paesani, rievocati in una cartina topografica del territorio comunale, con allegata l’antichissima preghiera a Maria, del II secolo: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”.Anche nella comunità di Roveredo, parroco e cooperatore, propongono il collegamento, dalla cappella dell’asilo, per alcune celebrazioni, segnalate nella pagina della parrocchia di San Bartolomeo apostolo, oltre a contribuire ad animare la chat della forania Alto Livenza.Leo Colliin