Diocesi
Domenica 9 giugno in Seminario dalle 15
Sono una trentina i Gruppi di Preghiera presenti in varie comunità della diocesi, si ritrovano domenica in seminario per un incontro ocn il Vescovo emerito Poletto e padre Giorgio De Luca, assistente spirituale dei gruppi
l “Convegno diocesano dei Gruppi di Preghiera di San Pio”, noto come Padre Pio da Pietrelcina, è aperto a tutti quanti desiderano parteciparvi. Si tiene domenica 9 giugno, dalle 15 in Seminario a Pordenone. Apre l’appuntamento il cappuccino frà Giorgio de Luca, assistente spirituale dei gruppi presenti in diocesi; abita nel convento Nostra Signora di Fatima, in Portogruaro (via Cadorna 55; tel. 0421.71414). Segue l’intervento del vescovo emerito mons. Ovidio Poletto su: “San Pio, maestro di santità, con audacia e fervore – in preghiera costante”; attinge all’esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete et Exultate”, che incoraggia a percorrere il cammino verso la santità. Alle 17.15 è prevista la recita del rosario, seguita dalla celebrazione dell’eucaristia.
Gruppi di preghiera
Sono una trentina i Gruppi di Preghiera presenti in varie comunità della diocesi, dalla zona bassaa, con Concordia, Portogruaro, Blessaglia, Settimo e Cinto, San Stino di Livenza; per salire verso Azzano X, San Vito e Pordenone (un gruppo alla Chiesa della Sacra Famiglia animato da Chiara Pamio, vice presidente diocesana; l’altro presso la cappella dell’Ospedale); per giungere nella zona alta del maniaghese, fino a Malnisio e oltre.Oltre alle immagini o ritratti di Padre Pio, disseminati in tante chiese, numerose sono anche le statue a lui dedicate, come quella in bronzo, agli Ospedali di San Vito e di Pordenone; o quella in località Gruaro-La Sega, inaugurata il 18 settembre 2005.”E’ la preghiera d’intercessione che distingue i numerosi fedeli che periodicamente si trovano, per dei momenti formativi e per la recita comunitaria del rosario – sottolinea Ornella Lenardon, responsabile diocesana dei vari Gruppi -. Una preghiera attenta e solidale verso le persone segnate dalla fatica di vivere o che si trovano in difficoltà, a causa della malattia”.
Messaggio
Francesco Forgione, nato il 25 maggio 1887 a Pietrelcina, ordinato sacerdote il 10 agosto 1910, il 20 settembre 1918 riceve le stimmate, cioè le stesse piaghe alle mani, ai piedi e al costato, che furono inflitte al Signore durante la passione. Muore il 23 settembre 1968. Nel 1999 viene proclamato “beato” e il 16 giugno 2002 “santo”, da Papa Giovanni Paolo II che, in una affollatissima piazza San Pietro disse: “La vita e la missione di Padre Pio testimoniano che difficoltà e dolori, se accettati per amore, si trasformano in un cammino privilegiato di santità, che apre verso prospettive di un bene più grande, noto soltanto al Signore”.Egli ci insegna a cercare la santità non come via alla perfezione, ma come incontro, adesione e immedesimazione al Cristo sofferente. Fu sottoposto a prove, persecuzioni, calunnie, processi, condanne e umiliazioni, ma non ripiegò mai su se stesso e volle costruire un rifugio per la sofferenza umana, creando una struttura all’avanguardia: l’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, ricordandoci che chi è malato ha bisogno non solo di una corretta terapia, ma anche di un clima umano e spirituale che gli consenta di ritrovare se stesso nell’incontro con l’amore di Dio e la tenerezza dei fratelli.Leo Collin