Diocesi
Due nuovi diaconi per la Diocesi
Marco Cigana e Daniele Falcomer, vengono ordinati diaconi, domenica 26 maggio, ore 15, nel duomo concattedrale di San Marco in Pordenone, dal vescovo Pellegrini
Marco Cigana e Daniele Falcomer, vengono ordinati diaconi, domenica 26 maggio, ore 15, nel duomo concattedrale di San Marco in Pordenone, dal vescovo Pellegrini: su di loro imporrà le mani con la preghiera di consacrazione. Ecco le loro storie di vita, dedicate ai loro genitori, che tanta parte hanno avuto nella personale crescita.
MARCO CIGANA“E’ stato il campo di orientamento dell’Azione Cattolica, tra la II e III superiore, a Tramonti di Sotto, animato da don Angelo Grillo, a farmi balenare l’idea d’essere chiamato dal Signore a servirlo a tempo pieno, come sacerdote. Interrogativo dipanato, frequentando gli incontri dello ’Scrigno’, in Seminario, dall’autunno 2011, con la ’lectio divina’ e la preghiera di adorazione, animate da don Federico Zanetti”. Lo confida Marco, nato il 5 marzo 1995, figlio di Luciano e di Emma Pantarotto. Vivono a Puja di Prata, parrocchia di Santa Maria della Presentazione. E’ il secondogenito, dopo la sorella Monica, sposata e madre di due figli.Frequenta le elementari e le medie a Prata. Partecipa al catechismo a Puja, col parroco don Luigi Doro, impegnato come chierichetto fino in III media, l’anno della cresima. A Prata si inserisce nei gruppi dell’AC, accompagnato ogni sabato dai genitori.Incoraggiato dal papà, che tutt’ora lavora in un’impresa edile a Meduna di Livenza (TV), desideroso di inserirsi nel mondo del lavoro inizia, nel 2009, l’Istituto tecnico per geometri Pertini di Pordenone. Fa il “pendolare”, in pullman, assieme a tanti altri compagni e compagne, che riempivano ogni giorno il mezzo. Con gli amici dell’ACR frequenta i campi scuola: Cimolais, Tramonti o Fusine in Valromana.Con l’arrivo del parroco don Piergiorgio Rigolo, collabora al Grest, in parrocchia, come animatore, in estate, circondato da una trentina di protagonisti. In questo contesto si interroga sul proprio futuro. Accoglie la proposta di frequentare il Seminario minore, rilanciato come comunità vocazionale, col servizio del doposcuola, seguito da don Giuseppe Grillo. Abita nella comunità San Martino e si reca in bicicletta a scuola in città. Nel 2014 consegue la maturità e a settembre inizia i cinque anni di studio teologico, affascinato dalla storia della Chiesa e dagli studi biblici. Gli torna utile anche l’aver frequentato il corso di pianoforte, in quanto gli consente ora di “strimpellare l’organo, accompagnando così alcune celebrazioni”.Di grande aiuto gli sono state le esperienze pastorali fatte al Sacro Cuore e a Maniago, a fianco di don Paolo Zovatto, “con la sua tenacia, l’interesse profondo per le varie situazioni e la disponibilità al dialogo”. Significative anche le esperienze del pellegrinaggio a Lourdes, come barelliere e la presenza alla Giornata mondiale della gioventù, a Krakovia, nell’estate 2016.
DANIELE FALCOMER“E’ stata una chiacchierata col vescovo Giuseppe Pellegrini, nell’ultimo anno del liceo, a pormi l’interrogativo e riflettere se ero chiamato a seguire il Signore come prete, in occasione della Veglia dei giovani, la domenica delle Palme 2013, a San Marco – proprio ove domenica dirò il mio sì -. Da ragazzo mi era già balenato l’interrogativo, ma poi lo avevo accantonato, preferendo divertirmi, affascinato nel suonare la chitarra e le percussioni – musica Rock e Pop -, libero di dar sfogo ai miei sentimenti, in una vera scarica di energia!”.Lo racconta Daniele, nato il 4 luglio 1994 a San Vito, figlio di Paolo e Gabriella Galantino. Vivono a Gleris, parrocchia di Santo Stefano, con la sorella Cristina, secondogenita.Pur abitando la famiglia nella frazione di Gleris, per comodità della mamma, impegnata come cuoca, egli frequenta le elementari a San Giovanni di Casarsa e poi le medie a Ligugnana. Fa il chierichetto con don Luciano Peschiutta, allora parroco di Gleris e qui riceve anche la cresima, in prima superiore, preparato dallo stesso don Luciano.Frequenta il liceo classico XXV aprile di Portogruaro, appassionandosi delle materie umanistiche. Ma trova il tempo per praticare il nuoto e frequentare i corsi di chitarra e percussioni, alla Filarmonica sanvitese. Partecipa alle varie uscite, non solo nelle processioni, ma anche nelle sagre e in vari concerti.Mentre frequenta l’ultimo anno del liceo, e sogna di fare il musicista, avviene l’incontro col Vescovo Giuseppe, che lo invita ad interrogarsi a fondo, per scoprire la volontà del Signore. Nell’ottobre 2013 si inserisce nella “Comunità propedeutica”, a Villanova di Pordenone, con don Fabio Magro, dal lunedì al sabato, con altri compagni di viaggio. Tra i quali il novello prete don Luca Ciligot. “Qui ho capito che il Signore mi chiamava a mettermi al suo servizio, in mezzo ai giovani”.Così dal 2014 frequenta i corsi di teologia in Seminario, con le varie tappe di studio e di formazione. “Lo studio della teologia mi ha dato molti ’strumenti’ in più, sulla fede e su come annunciarla oggi, accompagnato da educatori come don Roberto, don Federico e don Dario Donei”.Oltre al sostegno della famiglia, anche le esperienze pastorali hanno arricchito il cammino: all’Oratorio di San Vito, da giovane; poi a Maniago, come seminarista, con don Paolo Zovatto e don Luca Buzziol, a contatto con gli Scout, l’AC e i giovani; e ora a Concordia, come diacono.Leo Collin