Pordenone in festa per il patrono: San Marco

Giovedì 25 aprile è festa grande a Pordenone: ricorre la memoria di San Marco evangelista. Attesa anche la consegna del "Premio San Marco" in Municipio a Giuseppe Amadio (Avvocato e Professore universitario), Alessandra Dall’Agnese (Ricercatrice) e Giovanni Pavan (Imprenditore)

  Giovedì 25 aprile è festa grande a Pordenone: ricorre la memoria di San Marco evangelista. Anche se, liturgicamente, quest’anno il santo viene “declassato”, per dare risalto alla “ottava di pasqua”, la sua figura rimane cara ai pordenonesi.E’ infatti il patrono della chiesa che, dal 1974, si fregia del titolo di “concattedrale”, essendo stata trasferita la sede del vescovo, da Portogruaro a Pordenone. Ancor di più, è il patrono della città, attraversata dal Noncello, che da secoli lo invoca come protettore e punto di riferimento.Nella concattedrale dunque, il vescovo Giuseppe Pellegrini, alle 11 celebra il pontificale, presente l’arciprete di San Marco, mons. Otello Quaia, i sacerdoti della città, i canonici e quanti desiderano condividere l’evento, con le Autorità civili e militari, accompagnate dal gonfalone cittadino, con una rappresentanza delle principali Associazioni.Al termine, presso la sala comunale, è prevista la consegna del “Premio San Marco”. Viene affidato a cittadini distintisi per aver dato lustro non solo alla città, ma anche al territorio più ampio della provincia, grazie all’impegno professionale, culturale e umanitario. Quest’anno saranno premiati: Giuseppe Amadio (Avvocato e Professore universitario), Alessandra Dall’Agnese (Ricercatrice) e Giovanni Pavan (Imprenditore)Il tempio, “ornamentum civitatis et domus orationis” – come definito nella pubblicazione a cura degli “Amici dell’Università Cattolica”, trae le sue origini da un edificio del 1200, ricostruito il secolo successivo; segnato dai vari terremoti – del 1348, del 1811 e del 1976; di secolo in secolo venne arricchito, impreziosito e rinnovato, per rispondere alle esigenze della città, in continua crescita e sviluppo.Grazie ai continui nuovi adeguamenti, ora il presbiterio è in grado di accogliere i numerosi presbiteri che concelebrano col Vescovo, in occasione dei pontificali o di altri eventi, come l’inizio dell’anno pastorale o la concelebrazione del Giovedì Santo con la consacrazione degli olii (18 aprile).Il duomo concattedrale, assieme al campanile – di stile romanico-gotico, è meta di visita da parte di un gran numero di estimatori, friulani, italiani e stranieri, che qui giungono, avvalendosi del prezioso servizio dell’Associazione Guide, per apprezzare le pale, gli affreschi, le vetrate e le cappelle. In particolare la nuova soluzione per la collocazione del battistero, col fonte battesimale del Pilacorte e le portelle del Pordenone.Leo Collin