Diocesi
In diocesi: annullamenti rapidi col processio “brevior”
La nostra diocesi ha un primato: processi matrimoniali super rapidi per le coppie convinte della nullità del loro vincolo. Ben cinque rispetto ai tre del Triveneto. Ecco i dettagli e le motivazioni.
La nostra diocesi ha un primato: processi matrimoniali super rapidi per le coppie convinte della nullità del loro vincolo. È stato papa Francesco a introdurre nel 2015 un iter “più breve” per le cause del genere. Nel 2016 sono state emanate disposizioni attuative ed è stato celebrato da noi il primo processo brevior. Ora abbiamo i dati relativi al primo anno completo di attività nel settore.
Nuova proceduraNel 2017 sono state pronunciate 5 sentenze, tutte a favore della nullità, dal Vescovo di Concordia-Pordenone, mentre per una sesta è stata avviata l’istruttoria e sta per essere conclusa.Il dato è estremamente eloquente se messo in confronto con le altre diocesi del Triveneto che, tutte insieme, hanno celebrato soltanto 3 processi brevior nell’anno scorso.
I tempi rapidiIl punto qualificante di detto processo consiste nella sua celerità e semplicità. Le 5 cause portate a termine hanno avuto la durata media di 2 mesi e mezzo, a fronte di un periodo almeno doppio nei processi “più brevi” celebrati altrove e soprattutto di un arco temporale superiore ai tre anni nei processi ordinari per la dichiarazione di nullità di un matrimonio. I vantaggi del nuovo iter sono evidenti sul piano umano, ma anche a livello economico: la nostra diocesi rende gratuito il servizio, riservandosi di chiedere un’offerta ai beneficiari che possono elargirla. Inoltre, l’avvocato patrocinatore si limita a un compenso di mille euro netti per introdurre il libello e prestare l’assistenza durante l’istruttoria.
Tipologia delle causeI capi di nullità matrimoniale esaminati, anche più di uno per causa, nelle cinque sentenze emanate in forma definitiva sono stati i seguenti: 2 per grave difetto di discrezione di giudizio; 2 per incapacità ad assumere gli obblighi essenziali del matrimonio; 2 per esclusione della fedeltà; 1 per esclusione dell’indissolubilità del vincolo.
Poca conoscenzaPerché, allora, le coppie con un matrimonio fallito ritenuto invalido non prendono questa via più semplice per ottenere la dichiarazione di nullità del loro vincolo? Ciò avviene in parte perché non lo sanno e perché fuori della nostra diocesi non è stato approntato un servizio così “prossimo” ad esse.
Quando è possibileVa precisato, però, che il processo brevior è ammissibile a due condizioni: la domanda va proposta da entrambi i coniugi interessati; non è richiesta un’accurata istruzione in presenza di fatti, atti e prove che rendono manifesta la nullità del matrimonio, che poi va dimostrata e dichiarata. I due requisiti indicati esigono un vaglio preventivo della causa da parte del vicario giudiziale, che guida il processo fino al giudizio finale del vescovo diocesano, assistito da due esperti nominati dallo stesso vicario. In alternativa, la causa imbocca la via del processo ordinario, che pure la nostra diocesi ha la potestà e le risorse per fare, e che farebbe in tempi abbastanza rapidi, ma per il quale, finora, si è servita del Tribunale Ecclesiastico Regionale Triveneto. Bruno Fabio PighinVicario giudiziale diocesano