Riqualificazione dell’area ex pastificio Tomadini: il parco entro l’anno

Per l’immobile si attende il 2021. L’assessora Amirante: "Ci affideremo ai bandi energetici"

L’area dell’ex pastificio Tomadini, vicina al duomo di San Marco e all’argine del Noncello, va verso la strada del recupero. Entro l’anno sarà riqualificato il parco e alla fine del 2021 anche gli edifici ristrutturati, da trasformare in centri per la formazione professionale. La svolta si è avuta dopo la procedura di acquisizione pubblica di un’area privata, arrivata ormai alle firme dal notaio. L’area ex Tomadini è composta da un parco e da due edifici: la villa e la barchessa. Saranno demoliti e ricostruiti, visto che la villa è parzialmente crollata e la barchessa non presenta elementi di pregio da rischiare il “semaforo rosso” da parte della Soprintendenza delle Belle arti.L’area verde, invece, sarà immediatamente utilizzabile e il Comune conta di aprirla al pubblico già entro la fine dell’anno.Il piano terra degli edifici dovrà essere lasciato sgombro per permettere alle future piene del Noncello di non provocare danni. L’area verde sarà messa a disposizione per l’organizzazione di eventi all’aperto, mentre gli edifici serviranno ad ospitare corsi di formazione e attività didattiche legate al mondo della tecnologia. All’attuale situazione si è arrivati grazie alla vittoria di un bando regionale, con cui il Comune ha inserito l’operazione nel piano triennale e, quindi, portarla a termine. Il valore della transazione sfiora il milione di euro. E com’è avvenuto per l’acquisizione, anche la fase operativa del progetto di riqualificazione dovrà essere supportata da fondi esterni a quelli del Comune. “Il progetto – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Cristina Amirante – sarà rapido. Approfitteremo dei bandi energetici di cui siamo a conoscenza e che ci hanno già permesso di lanciare la tabella di marcia della nuova scuola Lozer di Torre. C’è la possibilità di usare il conto energia, che concede fino al 60 per cento del valore dell’investimento”. Il crono programma prevede la conclusione dell’intera operazione alla fine del 2021. L’ente civico si ispira a un progetto realizzato a Padova, con un parco a tema tecnologico, rivolto alla promozione delle politiche per la salvaguardia dell’ambiente. Nell’area patavina hanno trovato spazio le strutture del parco, tra cui l’ostello della gioventù e il centro di formazione. “Si chiamano parchi energetici – osservano in Comune – ma si tratta di spazi che possono essere utilizzati per diversi scopi. Si partirà seguendo l’esempio di Padova, ma l’intento è regalare ai pordenonesi una piccola isola immersa nel verde in un angolo molto suggestivo della città”.