Pordenone
Università, il coronavirus costringe a rivedere i piani
Necessario rivedere i costi. Le lezioni si svolgeranno in teledidattica almeno fino a gennaio 2021
Università: ora l’obiettivo primario è contenere i costi. Il coronavirus, necessariamente, costringe la dirigenza del Consorzio a mutare strategia. Fino a marzo, prima della chiusura forzata dovuta alla pandemia, l’intento era quello di espandersi, cercando nuovi spazi per le aule, ora è cambiato tutto. Il futuro, improvvisamente, si è fatto più incerto e il bilancio è diventato la massima priorità, anche perché bisognerà vedere cosa accadrà sul fronte delle immatricolazioni. “Non è facile – precisa il direttore del Consorzio Andrea Zanni – prevedere il futuro, ma è immaginabile che diverse famiglie non potranno più permettersi di mantenere i figli all’università e, inoltre, per i prossimi anni è stato annunciato un calo demografico significativo”.Capitolo iscrizioni: queste apriranno in luglio e, a differenza di quanto accadeva in passato, dal momento che le scuole sono chiuse, non si è riusciti a predisporre la consueta attività di orientamento con gli studenti dell’ultimo anno delle superiori. “Abbiamo strutturato – rileva Zanni – seminari on-line, e con l’Università di Udine abbiamo creato un open day virtuale. Le iniziative sono state coronate da un buon successo, ma non chiariscono ancora quante saranno le nuove immatricolazioni. Vedremo a fine luglio”. Quanto alla ripartenza, questa sarà sicuramente all’insegna della teledidattica, almeno sino a gennaio del 2021. L’intenzione, per contenere i costi, è mantenere le lezioni in videoconferenza, in una percentuale che va dal 15 al 30 per cento. “Questo – sottolinea il direttore – permetterà di risparmiare, e molto, sui costi degli insegnanti che non saranno costretti a spostarsi, Potremo, inoltre, contare su personale docente altamente qualificato”. Riguardo alle lezioni in aula, se il distanziamento tra uno studente e l’altro sarà di 2 metri, in un’aula da 170 posti non potranno prendere posto più di 42 persone; se la distanza dovesse ridursi a un metro, la classe ne potrebbe contenere al massimo 100.Quanto ai numeri, il Consorzio di via Prasecco è un campus universitario che si estende su una superficie di 12mila metri quadrati coperti, con 25 aule, 11 laboratori, sale studio, biblioteca, uffici, mensa, residenza universitaria. Attorno, ci sono campi da rugby e aree per l’attività sportiva. Infine, in questo periodo di mancanza di studenti, il Consorzio avvierà lavori di riqualificazione. I primi a cominciare riguarderanno il rifacimento della facciata danneggiata dai picchi e, poi, quelli di riqualificazione energetica. Saranno conclusi in quattro mesi.