Pordenone
Estate in città: il 24 non è un banale mercoledì a Pordenone
Da Pnpensa in giallo, alla scoperat del quartiere Rorai, dal velodromo Bottecchia ai laboratori per bambini in Biblioteca Civica... Avete voglia di costruire un porta caramelle?
✓ore 10.30, Biblioteca Civica, se provo, riesco, laboratorio per bambini e bambine dai 7 ai 10 anni✓ore 16.00, velodromo Bottecchia, Tre sere internazionali di ciclismo ✓ ore 17, Parco dei laghetti di Rorai, chi ha mai visto un Pandacorno? Attività per bambini e bambine dai 4 ai 12 anni✓ ore 17, Arena Marcolin, porta caramelle, laboratori per bambini e bambine ✓ore 18.30, via Tessitura, oratorio s. Bernardino, Pordenone e dintorni, Arte e archeologia industriale a Rorai ✓ore 19.00, Parco della Madonna Pellegrina, Teatri nel giardino del mondo, Più Brutto di Così (la bella e il bestiolino)✓ore 21, sagrato chiesa di Vallenoncello, Teatro largo, Mace e Matae, Gruppo teatro Pordenone PORDENONE PENSA IN GIALLO ✓ore 18.45, Loggia del municipio, Stefano Rossi, piccoli detective crescono ✓ ore 20.45, piazzetta S. Marco, Massimo Picozzi, i misteri di HollywoodTante iniziative per bambini e bambine mercoledì 24 luglio all’Estate a Pordenone del Comune di Pordenone. Al mattino, alle 10.30 in biblioteca civica prende il via l’iniziativa “Se provo riesco, Laboratorio di letture ad alta voce con attività creative per bambini da 7 a 10 anni (max 15 iscritti, per prenotazioni tel. 0434 392971, lunedì-sabato 15.00-19.00): quattro appuntamenti all’insegna del divertimento, tra luglio e agosto durante i quali le letture ad alta voce si alterneranno alle attività manuali.Quest’anno sono in programma divertenti attività di sonorizzazione, creativo artistiche e cura delle piante. Il primo incontro, rivolto, sarà dedicato all’allunaggio, in occasione dell’anniversario: si rivivranno quei momenti epici illustrando, in modo divertente e giocoso, i segreti del volo spaziale e si costruiranno macchine volanti.Nel pomeriggio sono in calendario laboratori creativi per bambini e ragazzi in due aree verdi della città entrambi alle 17. Nell’arena Marcolin, con Associazione Teatro e movimento si realizzeranno simpatici porta caramelle. Al Parco dei Laghetti di Rorai, Terra Mater condurrà “Chi ha mai visto un Pandacorno? Attività per bambini dai 4 ai 12 anni che si prefigge di coinvolgere contemporaneamente bambini e adulti attraverso letture, disegni, giochi e curiosità, per capire il mito del Pandacorno e come esso può aiutarci a stare insieme, a capire le nostre emozioni, a sviluppare la nostra creatività. L’iniziativa è itinerante nei parchi cittadini dei diversi quartieri proponendo ogni volta un’avventura diversa attraverso tutta la città. Prossimi appuntamenti saranno il 21 e il 28 agosto dalle 17 alle 19. Torna per il quarto anno consecutivo Teatri nel Giardino del Mondo, la rassegna teatrale della Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone che costituisce una sorta di anticamera del Festival L’Arlecchino Errante, il quale si svolgerà poi a fine estate. Come sempre la rassegna a ingresso libero è proposta ai cittadini pordenonesi di tutte le età nel parco della Casa Madonna Pellegrina, partner del progetto insieme a Caritas della Diocesi di Concordia Pordenone, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli. Dopo lo spettacolo, rigorosamente ad ingresso libero, gli spettatori sono invitati a fermarsi e condividere un’aperi-cena con cibi e bevande portati da casa, a cui, come da tradizione della rassegna, si aggiungeranno di volta in volta assaggi esotici a cura dei migranti ospiti della Casa Madonna Pellegrina (per informazioni: 393 8488934; 333 6876490). Spettacoli confermati anche in caso di maltempo: ci si sposterà al coperto. Mercoledì 24 luglio alle ore 19 spettacolo Più Brutto di Così (la bella e il bestiolino) del Teatro al Quadrato di Tarcento con Gaia Davolio e Claudio Mariotti. Regia di Maria Giulia Campioli. Testo di Claudio Mariotti. Si parte da alcune riflessioni: chiudersi in sé stessi non è mai la soluzione; mettersi davanti ad uno specchio per guardare e riguardare i nostri difetti, non ci aiuta ad eliminarli; rompere i confini e mescolarsi con gli altri è l’unica soluzione, ccoprirsi uguali nella diversità. Lui è brutto e questo lo ha reso timido. Ha scelto di non aprirsi al mondo per paura di esserne ferito. Vive salvando insetti, quelli che nessuno vuole in casa, che tutti voglio schiacciare. Li salva e li porta in un posto sicuro. Lo considera un lavoro a sua immagine. Lei è bella e solare, sorride al mondo e il mondo le sorride. Lui e Lei sono vicini di casa. Lui l’ammira, ma Lei non sa nemmeno che esiste. Non lo sa perché Lui si nasconde sempre. Ha paura di essere rifiutato. Si sente brutto, mentre Lei è troppo bella, troppo buona, troppo per Lui e basta. Si limita ad ascoltarla, seguirla, sognarla, stando però ben attento a non farsi mai vedere. Giorno dopo giorno, ammiratore anonimo, invisibile. Ha sempre fatto in modo di non incrociarla mai, neanche per sbaglio. Poi un giorno l’imprevisto: un attimo di distrazione, uno starnuto, due sguardi che si incrociano e tutto cambia. Teatro al Quadratoè una compagnia di produzione e di formazione. Nel campo del teatro ragazzi e per famiglie si distingue per uno stile molto dolce e delicato, dimostrando nella pratica, e grazie ad una buona dose di poesia, che non è necessario urlare o fare la voce grossa per ottenere attenzione. Gli spettacoli di Teatro al Quadrato raccontano di realtà molto vicine a noi (in questo caso ambientate in un condominio italiano) per diventare con leggerezza temi universali.“Il Giardino del Mondo – spiega Ferruccio Merisi presidente della Scuola Sperimentale dell’Attore – è un’immagine che incrocia la bellezza e la varietà del parco con quelle dei migranti sempre diversi che popolano oggi la Casa, un tempo albergo per i bisognosi e successivamente casa di riposo per sacerdoti. La rassegna fin dalla prima edizione è stata impostata come un’offerta per famiglie, anche con lo scopo di proporre il parco stesso alla fruizione anche ordinaria degli abitanti della città; in realtà la proposta ha saputo catturare anche i buongustai del teatro, che vengono anche dalla provincia per incontrare spettacoli ed artisti che sanno coniugare la semplicità con la qualità. Un successo derivato anche dalla formula della rassegna, che offre sorridendo una riflessione sui valori “nostrani”, come la famiglia, l’educazione civica, la spiritualità insieme alla visione di valori lontani per concludersi sempre con un grande spettacolo comico senza parole, che nella risata di qualità celebra ogni possibile solidarietà”.Alle 21 in Largo Cervignano per la rassegna Teatro Largo, il Gruppo Teatro Pordenone mette in scena Mace e Matae, di Luciano Rocco, atto unico in dialetto pordenonese, per la regia di Antonio Rocco, che ripercorre con nostalgica ironia alcuni quartieri e personaggi che hanno caratterizzato la città. La pièce, frutto di un laboratorio di scrittura drammaturgica del Gruppo Teatro Pordenone, ripercorre, anche attraverso la rivisitazioni di alcuni dei testi più spassosi del commediografo Luciano Rocco, le storie minime e le leggende metropolitane della città e delle sue periferie, facendo incontrare i diversi protagonisti in un ideale “Caffè Municipio” sospeso nel tempo, ma sempre cuore e vetrina della vita cittadina.Mercoledì 24 luglio il ritrovo per andare alla scoperta del quartiere Rorai arte e archeologia industriale a Rorai è alle 18.30, con Susi Moro. Il percorso tocca i laghetti di Rorai, la parrocchiale di San Lorenzo (con gli affreschi del Pordenone), gli esterni della casa natale di Michelangelo Grigoletti. L’oratorio di San Bernardino, annesso a villa Rigutti Brugnera, è un piccolo edificio cinquecentesco, sconosciuto ai più, che sorge a ridosso dell’area dei laghetti di Rorai. Qui per secoli hanno trovato posto impianti produttivi che sfruttavano l’abbondanza delle acque; è possibile ancor oggi ritrovarne le tracce e i resti nascosti. Proprio in questa zona sorgeva un mulino che compariva tra i beni posseduti dal Pordenone. Nel 1516 l’artista si trovò qui ad affrescare la volta dell’abside dell’antica chiesa, inglobata poi nell’attuale edificio novecentesco. La chiesa ospita anche la pala di Santa Lucia opera del grande maestro Michelangelo Grigoletti, che ci introduce idealmente verso il bassorilievo in bronzo che lo ritrae, affisso all’esterno della casa natale dell’artista.PordenonePensa in Giallo – rassegna noir firmata dal Circolo culturale Eureka in collaborazione con il Comune di Pordenone e il sostegno di Regione Fvg, Fiera di Pordenone e numerosi sponsor privati – chiude, mercoledì 24 luglio, con l’ultimo doppio appuntamento, che si svolgerà all’ex Convento san Francesco in caso di maltempo.Alle 18.45 nella Loggia del Municipio Stefano Rossi, attualmente comandante della Polizia Municipale di Pordenone con un curriculum che lo ha visto dirigere la Digos di Pordenone ma anche indagare sull’omicidio di Marco Biagi e numerosi altri casi noti alla cronaca. Oltre alle indiscusse doti investigative, Rossi ha una capacità non comune di comunicare ai bambini ed è proprio a quelli della scuola primaria che si rivolge con la sua serata intitolata “Piccoli detective crescono”. Un appuntamento dedicato alle famiglie, durante il quale racconta come si scopre di avere il talento per diventare un buon investigatore, quali sono le doti in comune tra Sherlock Holmes, padre Brown, Miss Marple e Geronimo Stilton. Attraverso un percorso ludico e simpatico Rossi svela i segreti del buon detective.Chiude, alle 20.45 in piazza san Marco, lo psichiatra criminologo Massimo Picozzi, che racconta “I misteri di Hollywood” e del jet set a partire da Gioventù Bruciata, film che consegnò alla notorietà James Dean e i cui attori principali sono morti in circostanze misteriose senza riuscire a compiere 43 anni. Ma anche la storia di Charles Manson, uno dei più spietati assassini del ‘900, capo della comune hippy La Famiglia, che ha compiuto una serie di efferati delitti culminati in quello che ebbe più risvolto mediatico, ovvero l’assassinio dell’attrice Sharon Tate, moglie di Roman Polanski, allora incinta di quasi 9 mesi, insieme a sei amici nella sua villa di Bel Air. Picozzi racconterà anche la vicenda di O. J. Simpson, il campione di football americano che uccise l’ex moglie e un di lei amico.