Il diritto di restare: sviluppo e cooperazione in Africa

Martedì 22 gennaio alle 10.30 nell’auditorium Don Bosco interviene don Dante Carraro, direttore dell’organizzazione non governativa Medici con L’Africa Cuamm

Le migrazioni dei popoli sono una delle istanze più emergenti della nostra epoca, su cui riflettere con urgenza ma senza allarmismo. “Il diritto di restare, sviluppo e cooperazione in Africa in un’epoca di migrazioni” è il titolo dell’incontro organizzato da Storica Società Operaia e dall’organizzazione non governativa (Ong) Medici con l’Africa Cuamm in programma martedì 22 gennaio alle ore 10.30 all’Auditorium Don Bosco di Pordenone. Ospite sarà don Dante Carraro, il direttore dei Medici con l’Africa Cuamm, che porterà il racconto della sua esperienza in un appuntamento appassionante – con ingresso libero – in cui proietterà anche i video di una web serie dal titolo “Nicolò Fabi a casa loro”. L’incontro è aperto al pubblico. Nato a Pianiga (Venezia) il 29 marzo del 1958, don Dante Carraro si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Padova, specializzandosi poi in Cardiologia.Ha completato la formazione con i diplomi in Health ServicesManagement e in Human Resources and Management presso l’Università di Nkozi in Uganda. Consacrato sacerdote della Diocesi di Padova nel 1991, dal 1994 è stato prima vicedirettore poi direttore (carica che ricopre attualmente) dell’Ong Cuamm, da oltre 60 anni impegnata nel campo della cooperazione sanitaria internazionale e, in particolare, nell’Africa sub-sahariana, per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane.Per la sua funzione direzionale del Cuamm, gli sono affidati la direzione e il coordinamento dei 37 progetti di cooperazione principali e del centinaio di micro-realizzazioni di supporto con i quali il Cuamm appoggia 15 ospedali, 25 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 centri di riabilitazione motoria, 4 scuole infermieri, 3 università con 80 operatori impegnati sul campo in Angola, Etiopia, Mozambico, Tanzania, Sierra Leone, Sud Sudan e Uganda. Sono numerose le partecipazioni in qualità di relatore e moderatore a Convegni e Conferenze su temi della cooperazione sanitaria nei Paesi in via di Sviluppo e per la presentazione delle attività di Medici con l’Africa Cuamm a livello nazionale e internazionale, in Africa e in Europa. A maggio 2012 è stato insignito del Premio Medico Manager dell’anno conferito dalla Simm (Società italiana medici manager).