Diocesi
La Caritas diocesana per l’emergenza freddo
Le temperature rigide dei giorni scorsi hanno reso urgente individuare soluzioni per le persone che, per vari motivi, si trovano nella condizione di passare la notte all’aperto. Per questo da ormai 3 anni in collaborazione tra la Caritas Diocesana e il Comitato di Pordenone della Croce Rossa sono stati individuati degli spazi per consentire a queste persone di beneficiare di un letto e di una cena calda.
Le temperature rigide dei giorni scorsi hanno reso urgente individuare soluzioni per le persone che, per vari motivi, si trovano nella condizione di passare la notte all’aperto. Per questo da ormai 3 anni in collaborazione tra la Caritas Diocesana e il Comitato di Pordenone della Croce Rossa sono stati individuati degli spazi per consentire a queste persone di beneficiare di un letto e di una cena calda.Dopo l’esperienza presso lo stabile che ospitava le scuole materne nella parrocchia di Sclavons, dallo scorso anno questo luogo, messo gratuitamente a disposizione della Comunità Missionaria di Villaregia, è stato aperto e può ospitare circa una ventina di persone.È uno spazio che si affianca a quello permanente aperto dalla Caritas Diocesana che già dà risposta a un’altra ventina di persone. La struttura è stata riaperta questa settimana per accogliere le persone (circa 15) che dal monitoraggio del Centro di Ascolto diocesano e dalla Croce Rossa, che nel frattempo ha riavviato l’unità di strada, stazionano in città e rimarrà aperta sino ad aprile 2025.Nel frattempo, per alcuni di loro, si è attivata un’accoglienza presso una parrocchia della città. Il dormitorio dell’emergenza freddo, come già sperimentato nelle precedenti esperienze, non gestirà un’accoglienza “alla porta” (cioè non sarà sufficiente presentarsi in struttura e chiedere se c’è posto), ma queste persone avranno un colloquio con Caritas e Croce Rossa, che ne valuteranno l’inserimento, questo anche a tutela delle altre persone accolte. Sia per il limitato numero di posti, sia per l’impossibilità di garantire accoglienza a situazioni particolarmente problematiche che necessiterebbero di strutture con altri servizi non è scontato che, nel corso dei prossimi mesi, si riesca a dare risposta a ulteriori situazioni che dovessero presentarsi sul territorio. Per questo è in corso anche un dialogo con gli attori istituzionali del territorio.Chi volesse, anche in linea con le proposte per questo avvento di Caritas, è possibile contribuire sia segnalando la propria disponibilità come volontari che con un contributo economico per la copertura delle spese vive.Andrea BarachinoDirettore Caritas diocesana