Diocesi
Cusano di Zoppola. una sede pronta ad accogliere giovani che pensano al seminario
Inaugurata a Cusano di Zoppola una sede per una comunità propedeutico-vocazionale
Una nuova sede per vivere l’esperienza “propedeutico-vocazionale“ in diocesi
Un luogo dove vivere una esperienza per i giovani, ma in un tessuto comunitario.
Un luogo nuovo dove fare discernimento per la propria vita.
Un luogo dove ci si orienta e ci si prepara a cose grandi, perché siamo fatti per le cose grandi.
Sabato 14 settembre, alle ore 17, il vescovo Giuseppe ha benedetto la nuova comunità propedeutico-vocazionale, la canonica di Cusano di Zoppola, preparata per ospitare dei giovani che si affacciano o che desiderano verificarsi per una scelta importante e preziosa come quella del sacerdozio.
La comunità propedeutico-vocazionale, che può ospitare fino a 7 persone, vuole inoltre essere aperta per chi desidera condividerne lo stile e partecipare agli eventi che la comunità propone.
La scelta di uscire dal seminario e il vivere in una comunità, desidera infatti essere anche un invito rivolto ai tanti giovani nel venire a visitare e vedere come anche questa esperienza può regalare molta fraternità, a partire dallo stare insieme e condividere momenti come la preghiera serate, testimonianze e molto altro. Insieme, è più bello.
La comunità quest’anno inizia con due giovani adulti in discernimento vocazionale che vivranno dal lunedì al venerdì in canonica, insieme ad un sacerdote, referente per la pastorale vocazionale diocesana, don Stefano Mattiuzzo.
Chiedersi come vivere al meglio la propria vita e in modo pienamente felice, è in ognuno di noi: ma scegliere di fermarsi e prendersi del tempo per ascoltare ciò che si muove nel cuore è un atto di coraggio, che alla fine regala il suo frutto.
La comunità propedeutico-vocazionale sosterrà anche con la preghiera la comunità di Cusano e tutto il comune di Zoppola, che ci accoglie e che ringrazia per la possibilità che viene data di vivere questa nuova esperienza, certa che non rimarrà indifferente a nessuno, perché la mano e la benedizione del Signore opera per costruire bellezza, che può e deve essere condivisa, a partire da ciò che c’è nel cuore.
Per una scelta di vita, per un cammino felice nella vita.
Don Stefano Mattiuzzo
responsabile per la pastorale vocazionale diocesana